Federalberghi: "oltre alla tassa di soggiorno anche i paventati aumenti di Tari e Imu andrebbero a pesare sempre sugli stessi soggetti"
“Abbiamo la sgradevole sensazione di essere costantemente presi di mira: quando le amministrazioni non sanno come fare per ripianare i bilanci, si ricordano del nostro settore. Ma il turismo è stanco di doversi sobbarcare i costi delle cattive gestioni. E dice basta”. Anche Simone Fittuccia (nella foto), presidente di Federalberghi Umbria Confcommercio, interviene per condannare gli aumenti delle imposte locali annunciati dal Comune commissariato di Spoleto per ripianare i conti in rosso, ribadendo il secco No della categoria.
Aumenti per i quali comunque c’è l’impegno da parte del commissario prefettizio Tiziana Tombesi e degli uffici comunali a cercare soluzioni alternative se sarà possibile.
Tassa di soggiorno, Comune Spoleto cerca una soluzione sugli aumenti
“Dopo quasi due anni di stop del mercato e di una crisi terribile per il turismo – aggiunge il presidente di Federalberghi Umbria – l’idea migliore che ha il Comune è quella di aumentare l’imposta di soggiorno. A dispetto della finalità dichiarata con cui l’imposta di soggiorno era stata reintrodotta, ovvero quella di reperire risorse da destinare alla promozione del turismo e con esso dell’economia dei territori.
Utilizzare ufficialmente questa leva per ripianare i conti di cattive gestioni della cosa pubblica ci sembra gravissimo. Non vorremmo che altre amministrazioni, in Umbria, traessero ispirazione dallo sciagurato caso Spoleto. Anche per questo crediamo che la scelta del Comune di Spoleto possa essere considerata un precedente assolutamente da censurare”.
“Le condizioni immaginate per l’imposta di soggiorno a Spoleto – sottolinea Carla Contenti, rappresentante Federalberghi sul territorio – sono estremamente esose, probabilmente le più pesanti in Umbria. Certamente in grado di mettere in estrema difficoltà, quando non direttamente fuori mercato, le imprese: sia che gli aumenti siano adottati ora, sia che siano adottati il prossimo anno. Il danno per il turismo spoletino sarebbe ugualmente gravissimo. Noi sappiamo, purtroppo per esperienza, che anche aumenti minimi incidono pesantemente sulla domanda turistica”.
“Federalberghi ha combattuto fieramente contro la reintroduzione dell’imposta di soggiorno e non può avallare ulteriori aumenti. Piuttosto ricordiamo all’amministrazione comunale che deve aver ricevuto quasi 100 mila euro dallo Stato come parziale ristoro dal mancato incasso dell’imposta di soggiorno nei lunghi mesi della pandemia”, incalza il presidente di Federalberghi Simone Fittuccia. “E che anche i paventati aumenti di Tari e Imu andrebbero a pesare sempre sugli stessi soggetti: i protagonisti del turismo, settore a parole indicato come strategico anche per il territorio spoletino.
Altre amministrazioni, a questo proposito, hanno fatto scelte molto diverse, dimostrando una attenzione nei confronti delle imprese turistiche del territorio che a Spoleto proprio non riusciamo a vedere. Ci auguriamo che il progetto degli aumenti non vada assolutamente in porto”.