Il mondo dell’atletica spoletina e la città sono in lutto per la morte di Luciano Panetti. Solo pochi anni fa il compianto sindaco Fabrizio Cardarelli lo aveva insignito del premio Sandalapius con una motivazione che rendeva merito alla grande considerazione che aveva accompagnato la sua intera carriera di allenatore: “con stima e gratitudine per l’impegno profuso nello sport verso i giovani della nostra città”.
Luciano Panetti si era guadagnato sul campo il rispetto del mondo dell’atletica e ne era diventato un alfiere in città, in Umbria e persino a livello nazionale. Uno splendido esempio di dedizione per molte generazioni di atleti spoletini.
Chi negli anni ’70 si avvicinava al mondo dell’atletica lo ricorda nei lunghi pomeriggi di allenamento allo Stadio Comunale insieme ad altri storici ed indimenticabili professionisti di una stagione dell’atletica spoletina ricca di risultati: Germano Cilento, Fausto Pesciaioli, Enrico Ragni, Maurizio Mazzoneschi ed Ernesto Falconi. (Panetti al centro tra Germano Cilento ed Enrico Ragni- Foto: Leonardo Musci )
Lo ricordiamo con affetto, quando durante estenuanti e duri allenamenti (per chi scrive era la specialità del Lancio del Disco sotto la supervisione del “terribile” Fausto Pasciaioli) non mancava mai di elargire una parola di conforto e di incitamento ai giovanissimi atleti, poco più che adolescenti, piegati dalla fatica, che affollavano in quei tempi lo Stadio Comunale.
Per contro Luciano Panetti diventava esigente, ma oculatamente, nelle richieste che venivano fatte ai suoi atleti, i Marciatori. Una delle specialità più dure dell’atletica che necessitava dunque di una fortissima motivazione psicologica.
E Luciano Panetti era uno straordinario “costruttore” di motivazioni personali e sportive, un vero educatore.
Domani le esequie alle ore 10 nella chiesa di San Gregorio.
A tutta la famiglia di Luciano Panetti, le sentite condoglianze della redazione di Tuttoggi.info
(Modificato alle19,39)