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SPOLETO E LA….. SPOLITICA: PANFILI (AN) “SU ICRB INTERVENGA PREFETTO”. SFIDUCIATO SPEDALIERI. UDC “NON CI CADIAMO”. TUTTI CONTRO TUTTI

Redazione

SPOLETO E LA….. SPOLITICA: PANFILI (AN) “SU ICRB INTERVENGA PREFETTO”. SFIDUCIATO SPEDALIERI. UDC “NON CI CADIAMO”. TUTTI CONTRO TUTTI

Gio, 24/01/2008 - 00:34

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Meno male che era il primo consiglio comunale dell’anno. Quello in cui ci si dovrebbe scambiare gli auguri, esser un po’ più rilassati vista la lunga pausa festiva. Invece l’assemblea cittadina ha registrato oggi quella che è forse una delle più brutte pagine della politica locale. Dove son saltati schieramenti, alleanze, persino le logiche partitocratiche. Dove non c’è più un riferimento neanche ai tanto proclamati programmi elettorali. Dove regna, sovrana, una sfiducia reciproca. Certo quella più preoccupante è quella che si registra fra i partiti del centro siistra che sostengono il sindaco Massimo brunini, ai minimi storici in quanto a consenso politico. La Margherita, che aveva già disertato le Commissioni consiliari, non ha partecipato alla seduta odierna. Facendo mancare il numero legale, complice in qualche modo An, Fi, Casa Rosa e Pdci che, giunti alla conta dei presenti, hanno abbandonato l’Aula. Pronti ad alzarsi dalal poltrona anche i socialisti Lisci e Colangeli che però, a quanto è parso, vista la riuscita dell’operazione dell’opposizione, hanno preferito rimanere in Aula. E così la Giunta incassa un’altra figuraccia e la conferma di una crisi che, in altri contesti, avrebbe comportato ben altre conseguenze. Ma a Spoleto può succedere anche questo. Così, si diceva, la Margherita. Ma anche i diesse sono in subbuglio, con non pochi problemi per il malcapitato segretario Dante Andrea Rossi, chiamato a gestire una situazione a dir poco difficile: dai mal di pancia interni accusati dai redenti nemici del leader Brunini alle coliche epatiche per questo piddì che sembra proprio di non volerne sapere di nascere. Il count down è cominciato e il 4 febbraio, termine ultimo per costituire il gruppo consiliare, è ormai alle porte. A guardare il termometro anche i margheritini registrano qualche linea di febbre. Vuoi anche per Carlo Calandri che di entrare nel Pd. Sta bene dove sta, inutile continuare il corteggiamento, ci penserà più in là. Se il sidaco continua a mettere un fiore diverso ogni giorno, ma sempre di color rosso, all’occhiello della giacca, lui non intende cambiare la ‘sua’ margherita.

Maledetti Icrb! Già perchè tutto nasce, apparentemente, dalle ultime nomine, decretate da Brunini poco prima dei botti di capodanno. E non è che a destra la situazione sia migliore. Quella odierna è stata un po’ la resa dei conti anche per la Casa delle Libertà. Ha aperto le danze il capogruppo di An Giampiero Panfili che ha dapprima presentato, quale primo firmatario, la mozione di sfiducia nei confronti del vicepresidente del consiglio comunale Paoo Spedalieri (Udc), ‘reo’ insieme alla capogruppo Pina Silvestri di aver concordato la nomina del giovane Massimiliano Rossi nel cda degli Icrb senza aver consultato gli alleati politici. Lo aveva detto, Panfili, e lo ha fatto. E lo continuerà a fare: “presenterò una mozione di sfiducia alla convocazione di ogni consiglio comunale” ha tuonato in aula il capogruppoi, che ha trovato l’appoggio di tutti i colleghi di An, Forza Italia e Lista Mercatelli. Poi ha sollevato l’eccezione sulla regolarità delle nomine agli Icrb, chiedendo il parere al segretario Paolo Ricciarelli. Il quale ha risposto all’assemblea che “queste sono per regolamento di competenza del comuneo”, dovendosi intendere per “Comune” una competenza propria della Giunta, ovvero del Sindaco. Panfili, ma anche Luciano Lisci del Partito Socialista, hanno ribattuto che si potrebbe interpretare la norma anche in modo difforme, ovvero come “una competnza del Consiglio Comunale, organo peraltro che è stato fin qui sempre investito per tali nomine”. Da qui l’annuncio che aenne investirà della faccenda il Prefetto di Perugia ed eventualmente anche il ricorso al Tar. Poi l’uscita dall’aula con il Consiglio Comunale che si chiude miseramente, rinviatoa data da destinarsi. In serata in sostegno di Spedalieri arriva una nota della capogruppo Silvestri. “Non cadiamo nella trappola delle accuse espresse nella mozione di sfiducia presentata dai consiglieri di Alleanza nazionale, Forza Italia e Lista civica, accuse false, arroganti e pretestuose, contro ogni evidenza. Ma non siamo certo disposti ad accettare lezioni, soprattutto da chi a Destra e a Sinistra, ha sempre preteso, e cercato di imporre, la riduzione del ruolo dell’opposizione ad una mera e strumentale contrapposizione spesso dettata da motivazioni e rancori personali più che politici. Con orgoglio ribadiamo la nostra assoluta autonomia, il modo diverso di vivere il ruolo di consigliere comunale. Siamo l’unico partito di opposizione a Spoleto che ha presentato alla maggioranza delle proposte costruttive. Se qualcuno vuole definire questa prassi politica “inciucio” è libero di farlo. Noi siamo convinti che i cittadini di Spoleto siano stanchi di contrapposizioni che non producono nulla e non giovano certo alla soluzione dei problemi della città”. Insomma tutti contro tutti. Con la politica e i partiti che incassano un’altra, l’ennesima, figuraccia. Che possa tutto ciò aprire la strada a nuovi ‘movimentidi pensiero’, a nuove liste civiche? E’ probabile. Ma se così fosse, sarebbe inutile aspettare la scadenza naturale del mandato. Sarebbe preferibile, proprio perchè i cittadini potrebbero averne le tasche piene, scegliere la strada del commissariamento e la possibilità di anticipare le elezioni amminstrative. Strano però che nessuno intenda sottoporre Massimo Brunini al voto di fiducia. Forse perchè appare evidente che, a dispetto di critiche, interpellanze, voti di sfiducia e presunti ‘inciuci’, tutti sanno che la tiene salda in pugno. Forse perchè non c’è neanche tutto questo interesse a scalzarlo proprio ora dalla cabina di regia. Il teatrino della politica ha riaperto il sipario. Si replica la prossima settimana.

(Ca.Cer.)

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