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Spoleto, domani la presentazione di “Restauro e nuove Tecnologie” di David Manni

Domenica 8 settembre 2013 alle ore 17.30 nelle sale della Galleria Poli d’arte di Spoleto (Piazza della Signoria) l’architetto Giorgio Flamini presenterà il libro di David Manni “Restauro e nuove tecnologie”: non solo un manuale dedicato a quanti si interessano di restauro ma anche una raccolta di memorie, documenti, disegni e fotografie di un personaggio eclettico, protagonista di straordinarie esperienze di recupero dei monumenti, lavori di ingegneria e interventi in emergenza realizzati a Spoleto, Orvieto, in altre città dell’Umbria, d’Italia e all’estero.

David Manni è nato nel 1931 a Spoleto, città in cui si è diplomato geometra. Emigrato in Australia ha svolto lavori di carattere ingegneristico dal 1961 al 1963: tra i più rilevanti, ha diretto la realizzazione della centrale idroelettrica del Barron River in North Queensland. Al suo ritorno in Italia, dopo esperienze sia nella ristrutturazione di edifici storici che nel campo dell’ingegneria meccanica (ha collaborato anche alla preparazione di auto da corsa della Formula Italia per i piloti Mauro Gasperini, Zefferino Monini e Roberto Zengoni), ha conseguito nel 1985 la qualifica di “Addetto alla manutenzione del patrimonio edilizio” grazie ad un corso triennale promosso dal Consorzio economico e urbanistico di Spoleto, presieduto dal professor Bruno Toscano, e dalla Regione dell’Umbria. Ha collaborato per diversi anni come consulente con la ditta di restauro Tecni.Re.Co. durante le operazioni di sgombero delle opere d’arte in occasione del sisma del 1997 e realizzando progetti per il recupero di importanti monumenti come quello del rosone della cattedrale di Spoleto o del portale della basilica di San Salvatore nella stessa città. A quest’ultimo è stato attribuito il primo premio al concorso nazionale “La cazzuola d’oro” svoltosi a Torino nel 2003. Nel 2009, a 77 anni, David Manni si è laureato in “Restauro dei Beni architettonici” alla Facoltà di Architettura dell’Università La Sapienza di Roma con il professor Francesco Paolo Fiore.