Cronaca

Spoleto, discarica abusiva a due passi da case e chiesa di San Sabino

C’era un tempo in cui le discariche a cielo aperto, quelle abusive per intenderci meglio, i delinquenti le andavano a fare nascoste il più lontano possibile in mezzo ad un bosco magari o in qualche anfratto spigoloso dove con difficoltà  si sarebbero potute ritrovare e confidando nell’aiuto del tempo. Più ne passava e più forse c’era la possibilità di farla franca.

A Spoleto invece da ieri, abbiamo il simpatico primato della discarica a cielo aperto   a due passi da un centro abitato e (ironia della sorte ?) proprio a fianco di una chiesa. La zona è appunto quella di San Sabino, all’incrocio con la strada che ricongiunge Spoleto alla Tre Valli. Li, proprio a fianco di un solitario cassonetto dell’indifferenziata fanno bella mostra di se decine di sacchi neri della spazzatura pieni di ogni ben di Dio. Calcinacci, lavandini interi, copertoni vecchi, corrugati dei fili elettrici, plastiche varie rotte ed intere, giornali ed anche due magnifici  raccordi delle fognature in eternit, giusto per non farsi mancare niente.

Evidentemente ci troviamo di fronte a qualche “imprenditore” edile che invece di andare in discarica a depositare la risulta dei lavori fatti in un appartamento ha pensato bene di scaricare la “monnezza” a fianco del cassonetto, vicino alla chiesa forse nella speranza di essere benedetto dallo Spirito Santo per non aver occupato oltre misura il prezioso contenitore dell’indifferenziata. Naturalmente questa è una interpretazione giornalistica, ma il fatto che ci siano persone che abbandonano con una straordinaria faccia di simil-deretano, una bella quintalata di rifiuti anche pericolosi a due passi dal centro abitato la dice lunga su come  qualcuno si senta impunito nel compiere  azioni delinquenziali. Oggi è a San Sabino e domani magari in Piazza Duomo. Sulla discarica abusiva di San Sabino è stata fatta una segnalazione al Corpo Forestale dello Stato che a breve procederà con indagini accurate per tentare di individuare il responsabile.

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Foto: Tuttoggi.info ( Carlo Vantaggioli)