Si è aperto ieri il processo al professionista di Spoleto accusato di aver pubblicato su un sito a luci rosse per escort le foto e i dati della responsabile della Protezione civile comunale, la dottoressa Stefania Fabiani. Una vicenda che vede alla sbarra un geometra di 26 anni, volontario, all’epoca dei fatti, del Gruppo comunale di Prociv dal quale è stato sospeso dopo l’intervento del sindaco di Spoleto Daniele Benedetti. L’udienza, tenutasi davanti al giudice di pace Liliana Sensini, ha registrato il fallimento del tentativo di conciliazione e la conseguente apertura del processo. Il magistrato ha così sentito il primo teste, l’ispettore della Polizia postale che coordinò le indagini che portarono ad individuare il geometra come responsabile del killeraggio mediatico. L’ufficiale di polizia ha così ripercorso le fasi salienti delle indagini: dalla denuncia alla rogatoria internazionale (il server del sito si trova infatti in Romania) per rintracciare il numero telefonico dal quale era partita la connessione e il successivo inserimento dei dati della Fabiani. Il presunto colpevole avrebbe infatti preso almeno una foto dal profilo Facebook della dirigente e l’avrebbe inserita nel sito a luci rosse insieme ad alcuni dati della malcapitata, come il numero del cellulare di servizio e persino l’indirizzo mail istituzionale presente sul sito del Comune di Spoleto. I dati forniti dalle autorità romene consentirono alla polizia italiana di rintracciare il numero di telefono dal quale era stata attivata la connessione internet. Linea telefonica intestata ad un noto studio professionale di Spoleto. Il titolare, anche lui geometra, risultò estraneo alla vicenda: non il suo collaboratore che, incalzato dalle domande degli investigatori, ammise la propria colpa giustificando la propria azione come una sorta “di scherzo”. Il giudice Sensini ha rinviato l’udienza al prossimo mese di aprile quando sfileranno i 10 testimoni che il legale della Fabiani, l’avvocato Paolo Feliziani, ha chiesto di sentire sulla vicenda. Il geometra è difeso dall’avvocato Antonio Cappelletti
Inchiesta su GC – intanto resta sospesa, per disposizione del primo cittadino, anche l’attività del Gruppo comunale finito al centro di una inchiesta avviata dalla Procura della repubblica di Spoleto – su segnalazione di un revisore dei conti e dello stesso Municipio – che coordina le indagini affidate alla Guardia di finanza. Nei mesi scorsi, gli investigatori, guidati dal maggiore Formica, hanno sequestrato atti e documenti contabili. A quanto è dato sapere al vaglio degli inquirenti ci sarebbe sia la gestione di alcuni conti correnti, sia l’uso di attrezzature e veicoli in dotazione al GC. Il primo cittadino ha già manifestato l’intenzione di riunire i circa 80 volontari del Gruppo, incontro che è molto probabile verrà organizzato per ovvi motivi di opportunità solo dopo la chiusura delle indagini.
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