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Spoleto, detenuti 41bis al Pronto Soccorso. Sindacato “Rischio sicurezza”

di Mario Bruni (*)

La Federazione Sindacati Indipendenti di Spoleto rende noto come accada sempre con maggiore frequenza, l’ultimo nei giorni scorsi, l’accesso di detenuti in regime carcerario di 41/bis al reparto di pronto soccorso dell’ospedale di Spoleto. Questi pazienti, sottoposti al cosiddetto “carcere duro” per i gravi reati di cui si sono resi responsabili, arrivano in pronto soccorso scortati delle forze dell’ordine armate di mitra e giubbotti antiproiettile e rimangono in osservazione diverse ore negli ambulatori in attesa di ricovero.

La Federazione Sindacati Indipendenti di Spoleto ritiene che tutto ciò comporti un grave rischio per l’incolumità sia dei cittadini che si trovano in questi frangenti in pronto soccorso sia per il personale ospedaliero. Se infatti gli agenti di scorta sono così ben equipaggiati non è certo solo un vezzo, ma per il rischio di possibili conflitti a fuoco che potrebbero derivare ad esempio da una evasione.

Esiste nel padiglione chirurgico una stanza d’isolamento apposita per i detenuti, separata dal resto della comunità, e la Federazione dei Sindacati Indipendenti di Spoleto ritiene che sia quello il posto dove questi pazienti debbano transitare per ricevere le prime cure.

Ciò oltre a garantire la sicurezza di tutti eviterebbe ad utenti ed operatori i disagi derivanti dallo stazionamento di tante persone nel reparto e lo spettacolo di tutti quei mitra.

(*) Segreteria Territoriale F.S.I.