Carlo Ceraso
35 immobili da vendere e dai quali il Municipio spera di incassare 21,5 milioni di euro da qui al 2013. Nelle previsioni del comune c’è un po’ di tutto: ex scuole, palazzi, appartamenti, locali commerciali, persino proprietà di pregio storico-artistico quali il Fortilizio dei Mulini, l’Eremo di Sant’Antonio e l’ex Mattatoio di Via Martiri della Resistenza. Molte di queste vendite dovranno essere autorizzato dalla Soprintendenza. 22 gli immobili che si spera di vendere nel 2011 per un controvalore di 5.033.900 euro, 11 nel 2012 (€ 5.526.516) mentre i restanti 2 nel 2013 (dai quali ricavare 9,6 milioni di euro). Difficile al momento capire se si tratta di una sorta di artificio contabile o di reale intenzione dal momento che ad oggi non sembra sia stata ancora avviata alcuna procedura di vendita. Procediamo con ordine.
2011 – è la parte più consistente, ma non la più remunerativa, della dismissione del patrimonio comunale. All’incanto andranno 6 appartamenti siti in località Testaccio (del valore di 51.100 euro; sia i 3 liberi, sia i 3 locati), 1 in via don Minzoni (91.700 euro) e la porzione di un fabbricato rurale in località Strettura (€ 20.150). Due le scuole, quella di Uncinano (€ 25.000) e quella di Monte Martano (€ 50.000). Sul fronte dei locali ce n’è 1 in piazza Garibaldi (Porta Leonina, € 40.000), 3 in via Bandini (quelli dell’Ass.ne Libera Caccia a € 120.000, della Croce Rossa a € 230.000 e dell’ex officina comunale a € 70.000; i primi 2 sono locati), 1 in via Mameli (locato ad un fioraio, € 200.000) e i locali dell’enoteca in Via Saffi (€ 100.000). Il più caro degli immobili di pregio è senza dubbio l’ex Mattatoio comunale (1,5 mln di euro). Ancora la Colonia del Popolo (400.000 €) e il Tiro a volo (140.000€) entrambi a Monteluco e la Fonte delle Felici (40.000€). Alla voce terreni, con e senza fabbricati, spicca la prima tranche di quello sito a Giano (2 mln di euro) e un piccolo appezzamento a San Giacomo (€450).
2012 – Saranno due gli appartamenti in vendita, entrambi affittati: in via Cecili (135.000 euro) e in località Montebibico (€ 50.000) ai quali si aggiungerà il “Casaletto” in via Martiri della resistenza (€ 200.000 anche questo locato) e l’ex palazzo Telefono o Zacchei/Travaglini dal quale il Municipio conta di ricavare 450mila euro. Tre gli edifici storici: l’Eremo di Sant’Antonio (€ 2,5 milioni di euro la cui vendita però dovrebbe iniziare quest’anno, stando alla lettura del bilancio. L’edificio è destinato alla Scuola edile di Perugia), l’ex Nastroteca (1,5 mln di euro) e il Fortilizio dei Mulini (€ 450.00, qui, alla voce destinazione, compare la dicitura “Novelli”). Saranno ceduti anche locali, terreni e fabbricati rurali in via Curiel a S. G. di Baiano 100.000€), a Colle Vallo (125.505€), vocabolo Camporeggiano (15.495€) e San Savino (515€) questi ultimi tre tutti nel comune di Giano dell’Umbria.
2013 – solo 2 gli incanti previsti, ma i più ricchi per le casse comunali, almeno stando ai dati stimati dagli uffici al bilancio: la 2nda tranche dei terreni di Giano (1,6 mln) di euro e la vendita, per certi versi inaspettata, di Palazzo Martorelli-Orsini per 8 milioni di euro. Proprio su quest’ultima si è accentrata oggi l’attenzione del consigliere di opposizione Sergio Grifoni che ha presentato una interrogazione urgente al sindaco chiedendo lumi sulla vendita di questo edificio sul quale sono stati dirottati i fondi del Puc inizialmente previsti per Palazzo dell’Arcone (clicca qui per il testo dell’interrogazione). Il comune fa sapere ufficialmente che a bilancio “è stata prevista la vendita dell’intero palazzo ma solo al momento opportuno si deciderà se venderlo tutto o una parte”. I piani centrali, il 2° e il 3°, dovrebbero essere venduti alla Vus che dovrebbe qui trasferire i propri uffici della sede legale.
(modificato alle 9.24 del 22 settembre)
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