Spoleto

Spoleto, col metal detector alla ricerca di reperti archeologici: denunciato e beni sequestrati

A Spoleto c’era un gruppo di persone che, anche con l’aiuto di un metal detector, cercava metalli e beni storici nei pressi di aree in cui in passato erano venute alla luce reperti archeologici. Li hanno scoperti a dicembre scorso i carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale, che poi hanno sequestrato reperti di vario tipo, denunciando la persona che ne è stata trovata in possesso.

La singolare operazione condotta dai militari dell’Arma del Tpc è venuta alla luce soltanto nelle ultime ore, quando è stato reso noto il bilancio delle attività portate avanti lo scorso anno in Umbria dal nucleo specializzato nella tutela dei beni culturali. I carabinieri del reparto umbro, guidati dal tenente colonnello Guido Barbieri, monitorando i social network hanno scoperto a dicembre una rete di persone che, come hobby, cercano metalli spesso in contesti archeologici veri o presunti, utilizzando anche metal detector.

Dalle indagini compiute, è venuto alla luce che, in particolare uno fra gli uomini in questione, in maniera sistematica si dedicava a tali ricerche con profitto. E’ stato dunque perquisito, con i carabinieri che hanno rinvenuto e sequestro materiale di vario tipo: numeroso munizionamento bellico attinente alla Seconda Guerra mondiale, materiale archeologico e numismatica archeologica. Sotto sequestro sono finite anche le attrezzature atte a tal ricerche non autorizzate. Per l’archeologo improvvisato è scattata anche la denuncia penale.