Politica

Spoleto città del cuore

di Cristina Bonucci (*)

prima parte

Ho sempre pensato la nostra Spoleto come alla Città del Cuore che, per la sua contenuta territorialità e per le numerose risorse artistico-culturali che possiede, anche in termini di presenze umane, può divenire il luogo della Civiltà del Cuore, volendo intendere così quella Città che più di tutte si fa promotrice e garante, al tempo stesso, della piena vitalità e del pieno benessere di tutti i suoi cittadini, divenendo un modello esportabile e di interesse mondiale. Ciò che in una grande e meno ricca Città è impossibile, a Spoleto diventa fattibile e perfino naturale. Certamente auspicabile.

Mi sembra che a Spoleto le cose non stiano andando per il verso giusto e credo che ci sia un grande bisogno di un progetto che la ridisegni a partire dal Cuore. So che a molti questo potrà sembrare inutile o fantasioso, ma se non rimettiamo al centro della nostra vita cittadina e del nostro essere comunità, il Cuore, ogni altro progetto parziale, pratico, magari anche bello e interessante, finirà per cadere nel nulla, come da molti anni succede senza fine.

Spoleto non può essere considerata soltanto un contenitore di bei palazzi, di belle opere d’arte e di alcune importanti manifestazioni su cui intervenire di volta in volta e settorialmente. Nè può continuare a pensare di essere una Città di pochi e per pochi, i quali impediscono la crescita di tutti gli spoletini e di Spoleto.

Desidero anzitutto vedere Spoleto città di tutti, dove ciascuno ha il proprio giusto spazio, in termini umani, abitativi, lavorativi e ricreativi. Se noi e la nostra Città recuperassimo una dimensione vera, autentica e genuina del vivere insieme e del crescere tutti, centro e periferie, potremmo essere  il fiore all’occhiello per chiunque nel mondo.

E’ necessario occuparsi davvero, a livello istituzionale, di favorire una politica chiara, forte, continua e dominante dello star bene reale di tutti gli spoletini. Di quelli giovani e di quelli vecchi, di quelli ricchi e di quelli poveri, dei sani e dei malati, degli artigiani e dei commercianti, degli albergatori, degli artisti, e così via.

Sarebbe molto produttivo e progettuale se la politica iniziasse ad operare per le Persone, che sono esseri umani che nascono figli, poi bambini, diventano giovani, lavoratori, mamme, papà, nonni, e poi ancora vecchi e che attraversano, ciascuno, tantissime fasi.

Proprio per questo la politica non può continuare ad essere una somma di interventi frazionati, spezzettati, spesso contraddittori e irrisolutivi.

Occorre un progetto unitario a cui facciano seguito i programmi, perché la realtà diventi vivibile per gli spoletini. Non possiamo permetterci oltre un simile degrado spirituale e materiale. Le persone hanno fame. Lo slogan “Spoleto città dell’arte e della cultura” è ridicolo se anche uno solo di noi ha fame. Mi vergogno per questo.

Un politico spoletino che si rispetti è chiamato a svolgere bene e con onestà il ruolo di amministratore dell’intera cosa pubblica e di tutti gli abitanti e la prima cosa che deve fare è assicurare a tutti la dignità di una vita decorosa.

Ho un’idea chiara e precisa di come debba essere Spoleto perché diventi modello esportabile.

Quando il nostro candidato sindaco, il Dottor Umberto de Augustinis, ha usato questa mia stessa espressione, pensando alla Città, ho ricordato che niente arriva a caso e che ciò che porto nel Cuore può presto divenire realtà.

Nei prossimi giorni, mi troverete ancora qui, su TuttOggi.info e in altre testate locali, per parlare di come concretamente immagino il Progetto per Spoleto:

1) la Politica Sociale e dei Servizi;

2) la Scuola e la Sanità;

3) l’Arte, la Cultura e il Turismo;

4) l’Architettura Urbana.

www.rinnovamentoperspoleto.it – www.cristinammrbonucci-arte.it

(*) Sono nata a Passo Parenzi il 7 agosto 1965, da genitori fornai, in una casa popolare. Sono gemella con un maschio e ho un fratello più grande di sei anni. Sono un’artista visiva e mi occupo anche di architettura degli interni. Non ho mai fatto politica direttamente né sono mai stata iscritta ad alcun partito politico. Per questo, il 23 aprile scorso, rimasi molto sorpresa quando squillò il mio telefono. Erano le 8:14 e l’Assessore Angelo Loretoni mi invitava a far parte della quota rosa della sua lista civica Rinnovamento per Spoleto. Alle 7:15 di quella stessa mattina, l’Assessore era andato al forno dei miei genitori, per avere il mio numero di cellulare. Pensai che fosse giunto il momento di donare la mia esperienza spirituale, umana e professionale alla mia Città e ai miei Concittadini. Ho detto di si per questo. Per servire.

*Candidata al Consiglio Comunale di Spoleto con la Lista Civica Rinnovamento per Spoleto.