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Spoleto, ci vuole un consulente per chiudere le pratiche ancora aperte dei terremoti ’84 e ‘97

Temporanea ed eccezionale. Viene definita così da parte del Comune di Spoleto l’esigenza di indire una procedura di selezione per un professionista esterno che si occupi esclusivamente di portare a conclusione alcune pratiche ancora aperte relative alla ricostruzione post-terremoti del 1984 e del 1997. Va detto, ad onor del vero, che questo tipo di consulenza non è una novità assoluta a Spoleto. Anzi, l’ultimo contratto di un collaboratore esterno a supporto dell’ufficio ricostruzioni del Comune è scaduto appena un anno fa (il 13 maggio 2011), ma evidentemente non è bastato a portare a termine l’iter di tutte le pratiche, se è vero che ad oggi rimangono ancora da sbrigare faccende relative al sisma di 28 anni fa.

“La lavorazione delle pratiche ancora aperte – si legge nella determinazione dirigenziale datata 26/6/2012 e pubblicata all’albo pretorio – richiede, per l’anno 2012, una figura professionale ad esse totalmente dedicata”. Vietato pensare, quindi, che l’iter di conclusione delle cartelle possa essere portato a termine da figure professionali già in organico al Comune. “Le risorse umane e le professionalità esistenti presso il competente ufficio ricostruzione – si legge infatti nel documento – sono attualmente assorbite dal disbrigo di altre pratiche con scadenze improrogabili tanto da non consentire la definizione di un efficace piano di lavoro”.

Solo la conclusione dello stato di emergenza, che risale al dicembre 2007, avrebbe potuto porre un freno alla nomina del consulente, poiché non sarebbe più possibile operare in deroga all’articolo 14 della legge 61/1998 che disciplina appunto l’affidamento di incarichi per collaborazioni esterne. Ma il Comune ha pensato anche a questo, dichiarando che “la tipologia contrattuale dell’incarico di collaborazione esterna risponde alle esigenze temporanee ed eccezionali dell’amministrazione”. Certo, sembra proprio un caso “eccezionale” che in 28 anni non si sia trovato il tempo di chiudere tutte le pratiche. L’auspicio è che il nuovo consulente porti a termine il lavoro una volta per tutte. (Jac. Bru.)