Economia & Lavoro

Spoleto, cementerie vendute a Colacem | La nota dell’azienda

Lo stabilimento ex Cementir di Sant’Angelo in Mercole è stato venduto a Colacem, il colosso umbro del cemento. L’ipotesi era nell’aria sin dai primi momenti in cui Cemitaly (Italcementi) aveva annunciato la messa in vendita delle cementerie spoletine attraverso il passaggio alla newco Spoleto Cementi ed ora è diventata effettivamente realtà.

Da ieri, 1 aprile, quindi , il cementificio ha una nuova proprietà, passando sotto il gruppo Financo, la holding della famiglia Colaiacovo. D’altronde la stessa Italcementi aveva dato come data del closing della vendita proprio quella di ieri ed ha rispettato i patti, portando a termine con velocità l’operazione. Nel pomeriggio le rsu dello stabilimento spoletino hanno incontrato 4 dirigenti della Colacem, alla presenza anche dell’attuale direttore del cementificio di Sant’Angelo in Mercole e dell’ex dirigenza Italcementi.

La prossima settimana – ma non è stata ancora fissata una data – i vertici dell’azienda eugubina incontreranno anche le organizzazioni sindacali di categoria.

Dall’incontro di ieri, comunque, non è emerso alcun chiarimento sul futuro delle cementerie. È stato infatti un incontro formale di presentazione, nel quale i dirigenti hanno annunciato l’intenzione di studiare stabilimento e criticità, consci anche della perdita di quantitativi ingenti sulle vendite nell’ultimo anno (dovuta in realtà al dirottamento di Italcementi dei clienti su altri impianti). A breve, comunque, dovrebbero presentare un piano industriale. Al vaglio anche il futuro della cava, dopo che Cemitaly nei giorni scorsi aveva rescisso il contratto con la società esterna Team Network: non è chiaro se l’attività estrattiva verrà mantenuta o meno.

Per il momento i lavoratori continueranno a recarsi in azienda regolarmente, ma non sarebbe stato toccato ancora il tema della ripartenza del forno, spento ormai da alcune settimane. Secondo quanto riferiscono le rsu, i dirigenti Colacem hanno specificato che la loro intenzione sarebbe quella di difendere i posti di lavoro, ma dovranno guardare comunque al profitto. Insomma, in questa fase niente è certo.

“Noi rimaniamo vigili come organizzazione sindacale su quello che potrà accadere, – è il commento di Claudio Aureli della Fillea Cgil – il confronto continua sia con le istituzioni sia con l’azienda. Controlleremo tutte le fasi, ogni minimo campanello di allarme, come fatto fino ad oggi”.

Proprio ieri sulla vertenza spoletina erano intervenuti i parlamentari umbri della Lega, che avevano assicurato il loro interessamento, preannunciando di portare il tema all’attenzione del ministro Luigi Di Maio per vigilare sul mantenimento dei livelli occupazionali.

La nota dell’azienda

A confermare l’acquisizione anche una nota dell’azienda: “Colacem S.p.a., in data 1 aprile, ha acquisito da Cemitaly S.p.a. lo stabilimento per la produzione di cemento di Spoleto (PG).
Gli Amministratori di Colacem sono stati i protagonisti di tale operazione che permetterà all’azienda umbra di rafforzare la propria posizione sul mercato italiano.
“Siamo fiduciosi che il settore del cemento avrà un ruolo rilevante nel prossimo futuro. Nel nostro Paese c’è bisogno di maggiori investimenti pubblici e privati per edifici e infrastrutture sempre più sicure, efficienti, innovative e sostenibili –dichiarano gli Amministratori. Il nostro Gruppo proseguirà nella propria politica industriale seria ed equilibrata, con l’obiettivo di tornare a crescere in un settore, quello delle costruzioni, in crisi da troppi anni”.

(Aggiornato alle 11.25)