Jacopo Brugalossi
I Carabinieri della Compagnia di Spoleto, agli ordini del Capitano Fabio Rufino, hanno eseguito nella mattinata di ieri dei sopralluoghi presso la sede del Csm (Centro di salute mentale) in via Manna e in diverse altre strutture riabilitative dell’Asl in città. Visite non certo di cortesia durante le quali, a quanto è dato sapere, sono stati acquisiti diversi fascicoli di documenti sulla gestione del servizio della salute mentale a Spoleto, che dall’ottobre del 2010 è gestito dalla cooperativa Seriana 2000 di Cesenatico.
L’esposto – I sopralluoghi si spiegano con l’inchiesta aperta dalla Procura di Spoleto – e coordinata dal sostituto procuratore Mara Pucci – in seguito ad un esposto dell’associazione “Le Vie dei Canti”, che risale alla primavera del 2012. I responsabili dell’associazione, genitori e parenti degli utenti dei servizi di salute mentale, sollevarono più di un dubbio circa le modalità del nuovo corso del servizio targato Seriana 2000. Tanto che, dopo l’esposto, denunciarono a mezzo stampa due presunti episodi di abbandono degli utenti, avvenuti – così era scritto nella lettera inviata alle redazioni – nel pieno centro storico di Spoleto.
Attacchi respinti – I responsabili di Seriana 2000, per conto loro, non restarono con le mani in mano, ma risposero alle accuse de “Le Vie dei Canti” con un'altra missiva inviata ai giornali in cui queste ultime venivano giudicate “pretestuose e prive di fondamento”.
Le indagini – Sarà ora la dottoressa Pucci, potendo esaminare le documentazioni sequestrate stamani dai Carabinieri, a stabilire se vi siano e a chi sarebbero ascrivibili eventuali responsabilità. Va anche detto che al momento risulta aperto un fascicolo contro ignoti, senza l’indicazione di reati specifici, e che la Procura potrebbe approfondire anche alcuni aspetti legati all’assegnazione dell’appalto alla Seriana 2000, sebbene il TAR dell’Umbria e il Consiglio di Stato (confermando la sentenza del TAR) respinsero i ricorsi presentati dal vecchio gestore.
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