Sarà in esercizio entro giugno 2015 il raddoppio della tratta ferroviaria Spoleto-Campello sul Clitunno. Circa dieci chilometri di ferrovia, per la cui realizzazione saranno spesi 100 milioni di euro. Si avvia così a conclusione anche la vicenda di questo cantiere i cui lavori erano stati appaltati già nel 2002, ma che per una serie di vicissitudini fallimentari che hanno riguardato le ditte che si erano aggiudicate l’appalto, solo ora è stato effettuato il definitivo riappalto. Le caratteristiche tecniche dell’opera sono state illustrate questa mattina a Perugia, nel corso di una conferenza stampa cui hanno partecipato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, di Italfer, Maria Rita Lorenzetti, l’assessore regionale alle infrastrutture, Silvano Rometti, il direttore investimenti di RFI, Marco Rettighieri e Andrea Borgia del Team Progetti sempre di RFI.
“Si tratta di un cantiere la cui importanza è particolarmente rilevante – ha affermato la presidente – da un punto di vista economico, ma soprattutto ai fini del miglioramento sia in termini di sicurezza che di qualità del collegamento ferroviario Orte-Falconara. Non secondario poi l’aspetto relativo alla realizzazione dell’opera per ciò che riguarda tutela e salvaguardia dell’ambiente”.
Potenziare le tratte – “Riteniamo la realizzazione del raddoppio di questo tratto della Orte-Falconara strategico non solo ai fini della mobilità ferroviaria regionale, ma anche per quella nazionale. Aggiungiamo così un nuovo tassello al definitivo raddoppio di questa ferrovia che dovrà unire la dorsale adriatica con quella tirrenica, mettendo l’Umbria, nelle condizioni di intrecciarsi con le direttrici dell’alta velocità. Per questo abbiamo di recente definito una azione comune tra le cinque Regioni del centro Italia, affinché insieme si possa operare per rendere più moderni ed efficienti i collegamenti ferroviari, mettendo in relazione i due grandi corridoi di comunicazione con collegamenti trasversali. Per ciò che riguarda la nostra regione, ora dobbiamo lavorare per mettere in priorità il raddoppio dell’altro tratto, quello Terni-Spoleto, come di quello Foligno – Perugia in direzione Firenze. La Regione – continua la Marini – ha mantenuto le promesse fatte per il potenziamento della stazione di Ponte San Giovanni e di Terni, per un valore totale di 18 milioni di euro”.
La scheda del progetto – “Il raddoppio della tratta Spoleto-Campello rientra tra gli interventi di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) previsti sulla direttrice Orte – Falconara che unisce la dorsale Milano – Roma con la direttrice adriatica e costituisce l’asse portante del sistema ferroviario della regione, con 204 chilometri complessivi, di cui 126 in territorio umbro”. E’ quanto riferito dal direttore Programmi Investimenti Direttrice Centro di Rete Ferroviaria Italiana, Marco Rettighieri e dall’ingegnere Andrea Borgia del Team Progetti Portafoglio “A”- di RFI.
Il progetto relativo al raddoppio della tratta Spoleto-Campello è stato approvato nel 1999 in sede di Conferenza dei Servizi convocata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. I lavori sono stati appaltati, nel 2002, alla COOP Costruttori e successivamente, nel 2005, ad ATI COGEL. Entrambi i rapporti sono stati rescissi per le inadempienze degli appaltatori. Di seguito è avvenuto un nuovo affidamento all’appaltatore ATI TECNIS con una consegna dei lavori a marzo 2012. Attualmente, sono in fase di conclusione le attività di cantierizzazione a cura del nuovo appaltatore. L’attivazione del raddoppio è prevista entro giugno 2015. “Quello che è accaduto su questa faccenda – ha detto la Marini – può fare scuola di farraginosità della normativa italiana e di burocrazia del nostro paese. Adesso abbiamo assegnato i lavori ad un'azienda che conosciamo, di cui ci fidiamo, quindi siamo certi che la tempistica sarà rispettata. Gli utenti benifeceranno dei servizi già prima della conclusione dei lavori, dal 2014”.
I dettagli – Nell’ambito di questo grande progetto le opere più significative sono: la Galleria artificiale “San Giacomo”, lunga 3,5 km, il Sottovia in “Località Madonna di Lugo” (luce di 21 m), un Ponte su Fosso “Cortaccione” (luce di 12,7 m), il rifacimento del Ponte Canale “Fosso Fabbreria” (luce di 16,68 m) e opere di attraversamento del “Torrente Spina”. La fermata di Campello sarà completamente rimodernata con il rifacimento dei marciapiedi e la realizzazione di nuovo sottopasso pedonale. Progressivamente saranno eliminati anche i 4 passaggi a livello presenti nell’area dei lavori.
L’importo complessivo dell’intervento è di 100,4 milioni di euro e ad oggi sono stati spesi 44,7 milioni di euro. L’investimento per il nuovo appalto è pari a 45,7 milioni di euro mentre la spesa prevista per il completamento degli interventi tecnologici ammonta a 10 milioni di euro. Saranno realizzati 9,7 km di linea a doppio binario con il rinnovamento dell’intera sede ferroviaria.
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