Jac. Bru.
Parte dalla tassa rifiuti il piano di rientro dell’evasione del Comune di Spoleto. Gli uffici competenti hanno individuato infatti ben 3491 nuclei familiari che non risultano iscritti al ruolo Tares (Tassa sui Rifiuti e Servizi) e che si vedranno recapitare a casa nelle prossime settimane una lettera che li inviterà a dare conto e regolarizzare, qualora ce ne fosse bisogno, la propria posizione contributiva. In realtà i nuclei familiari non collegati alla relativa utenza, e quindi individuati come potenziali evasori, erano in un primo momento 4089, ma di questi 598 hanno già regolarizzato la propria situazione.
Controlli a tappeto – Questo il quadro raccontato dalla determina dirigenziale n. 1068 del 21 ottobre scorso, pubblicata ieri all’albo pretorio online dell’ente. D’altronde quella sul potenziamento dell’ufficio tributi è una delle prime misure adottate dall’amministrazione per cominciare a venire a capo del disavanzo di bilancio. Ma, a quanto si apprende dal documento, non bastano ad assicurare controlli completi le tre dipendenti già dirottate lì dalle direzioni Icsss e Cut. Dal 4 novembre le raggiungeranno, dallo sportello del cittadino, altre due impiegate, che avranno il compito esclusivo di inviare gli avvisi di accertamento sulle 3491 ‘utenze fantasma’ e ricevere coloro che intenderanno regolarizzare la propria posizione.
Intestatari deceduti – E’ grazie a controlli incrociati fra i dati degli iscritti a ruolo di Tarsu e Tares e l’anagrafe comunale che l’amministrazione ha potuto verificare l’esistenza delle quasi 3500 famiglie non collegate al ruolo. In seguito ad alcune verifiche a campione su queste ultime è risultato che tale situazione si sia determinata per utenze ancora iscritte a persone decedute, superfici denunciate da familiari, omissione totale dalla presentazione della denuncia originaria (che configurerebbe un’evasione totale).
Riproduzione riservata ©