E’ uno dei territori umbri più colpiti dalla crisi economica, con il ricorso alla cassa integrazione straordinaria che registra segnali di accelerazione. Il comprensorio spoletino risente forse più degli altri distretti dell’Umbria del momento ‘no’ dell’economia, causa anche la scarsa presenza di aziende legate all’export, unico settore dove – a guardare i recenti dati del servizio ricerca e statistiche di Casse dell’Umbria – si può apprezzare il segno “+” (+ 42,4% il mobile dell’Alta Valle del Tevere, +7,6% maglieria e abbigliamento di Perugia, +0,8% olio umbro).
Tuttoggi.info ha sentito il segretario generale della Cgil dell’Umbria Mario Bravi per fare il punto della situazione e capire le prospettive future. “Spoleto risente della difficoltà complessiva che attraversa l’Umbria, come dimostrano in maniera eloquente anche i dati dell’Osservatorio regionale” esordisce Bravi “la maggior parte delle vertenze sono sotto controllo, ma è evidente che rimangono criticità importanti. La prima delle quali è la vicenda che interessa la Nuova Panetto & Petrelli dove stanno per finire gli ammortizzatori sociali. Siamo in stretto contatto con l’assessore Vincenzo Riommi per cercare soluzioni concrete per gli operai”.
E ancora… “Se la Npp è la più urgente, la più importante, sotto il profilo quantitativo e qualitativo, resta quella della IMS, azienda sulla quale ci sono interessamenti sia di gruppi nazionali, sia stranieri. E’ evidente che manteniamo alto il livello di guardia perché dovrà essere garantita la massima occupazione e lo sviluppo industriale della stessa. Sul gruppo Novelli siamo in una fase di stabilità dopo il momento ‘buio’, mentre resta preoccupante la situazione di Umbria Mobilità che a Spoleto ha una presenza significativa di lavoratori. A tutto questo si aggiunga la crisi vissuta dal comparto edile”.
Come vede il 2014 e qual è la ricetta proposta dalla Cgil? “Il 2014, al di là degli annunci, si profila come un anno di stagnazione, per la vera ripresa credo che bisognerà ancora attendere un po’. Ciò non vuol dire che non si può fare per risolvere questa drammatica situazione, anzi come Cgil abbiamo presentato un Piano lavoro che valorizzi le nostre eccellenze. A questo abbiamo aggiunta la necessita di mettere in sicurezza tutti gli edifici scolastici umbri, circa 800, la maggior parte dei quali realizzati nel ventennio. Sarebbe un ottimo modo per mettere in sicurezza gli istituti e arginare le difficoltà del settore edile, il tutto senza ricorrere a ulteriori cementificazioni. Se poi mi si chiede con quali risorse, la ricetta è quella di una tassa sui grandi patrimoni”.
Da almeno tre anni la Camera del lavoro attende la nomina di un responsabile, cosa pensa al riguardo? “Il lavoro fin qui svolto su tutte le varie vertenze dimostra che la Cgil è stata sempre presente e ha giocato il suo importante ruolo; nell’ottica di potenziamento della Camera di Spoleto credo che quella di nominare un responsabile sia un passo necessario. Nei prossimi giorni ci sarà una riunione in tal senso, ma questa è competenza del segretario provinciale Vincenzo Sgalla per cui preferisco non invadere uno spazio che non è di mia stretta pertinenza”.
Contattiamo così Sgalla che al telefonino assicura che la nomina sarà a breve. Una nomina sulla quale già si fanno delle ipotesi e che ha messo in fibrillazione anche una parte del Partito di riferimento, il Pd. “Il 12 febbraio avremo una riunione con tutti i rappresentanti di zona (Bastia, Foligno e Spoleto) e lì getteremo le basi per individuare un nominativo che sia il più condiviso possibile. Se ho una idea del profilo? Dovrà essere una persona con maturata esperienza e che gode di buona visibilità. Sarà una scelta trasparente e basata sul merito, anzi, proprio per dimostrare che non abbiamo nulla da nascondere la invito il 12 a presenziare alla nostra riunione”.
© Riproduzione riservata