Jacopo Brugalossi e Sara Cipriani
La Spoleto Credito e Servizi dovrà riconvocare una nuova Assemblea dei Soci. E’ la notizia, a dir poco clamorosa, che Tuttoggi.info può anticipare dopo l’udienza tenutasi stamani davanti al giudice Roberto Laudenzi del Tribunale di Spoleto che ha licenziato le parti alle 10.50. Non ci sono al momento conferme ufficiali dal momento che i legali tengono le bocche serrate. “Nessun commento, ci sentiamo più tardi” è il ritornello di almeno 3 di loro. Perché in aula oggi c’era un vero e proprio esercito di avvocati: Morera, Feliziani e Trabalza per la parte resistente (Scs schierava in aula l’intero board con in testa Giovannino Antonini); gli avvocati Mazzi, La Spina e Sciannameo per l’ex Cda di Solfaroli, Cucchetto e Raggi che ha impugnato l’assemblea del 17 dicembre scorso (quella ribattezzata della ‘vergogna’ per le modalità con cui fu tenuta dopo che Solfaroli aveva chiuso i lavori) ed infine, ma non da ultimo, l’avvocato Marcucci che assisteva i 4 soci Arcangeli, Graniti, Martinelli e Roscini, anche loro contrari allo svolgimento della riunione che cinque mesi fa rimise in sella Antonini.
Il giudice Laudenzi deve aver riconosciuto le ragioni dei ricorrenti se è vero che le 3 parti in causa hanno deciso di inviare a breve un comunicato stampa congiunto. Tanto che il professor Morera, capita la situazione, avrebbe subito proposto un incontro (che si terrà a Roma il prossimo 10 maggio) per decidere congiuntamente la data della nuova assemblea. Raggiunta la disponibilità di tutti a trovare una intesa, l’udienza è stata rinviata al prossimo 28 settembre: un tempo ragionevole per consentire la convocazione di una nuova adunanza che necessariamente richiederebbe una 60na di giorni (probabile quindi che l’assemblea degli azionisti Scs si terrà in estate). E non potrebbe essere altrimenti se si vuol arrivare all’assemblea dei soci della controllata Bps, convocata per il 27 luglio a decidere sull’aumento di capitale di 30milioni di euro. Perché, a quanto può anticipare Tuttoggi.info, il giudice Laudenzi ha confermato in toto il provvedimento emesso ieri dalla presidente del Tribunale Emilia Bellina che ha sospeso il Cda di Antonini dal compiere atti di straordinaria amministrazione (come è appunto l’approvazione dell’aumento di capitale).
Inutile dire che Antonini & Co. hanno abbandonato palazzo di giustizia a capo basso, raggiungendo subito palazzo Pianciani dove sarebbe in corso una riunione straordinaria del board. Più tardi gli aggiornamenti su questa giornata destinata a sollevare non poco clamore.
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