Com’era ampiamente prevedibile sono bastati i voti della maggioranza per approvare il bilancio consuntivo 2014. A fare notizia, semmai, è lo strascico polemico della seduta del consiglio comunale che non ha risparmiato frecciatine e colpi bassi. Va detto, innanzi tutto, che il collegio dei revisori dei conti si è espresso a maggioranza sul documento contabile: favorevoli Burini e Antonini, contraria la presidente Ada Pompili, che ha confermato il trend inaugurato l’anno scorso col consuntivo 2013. “Ci sono evidenti deficit nella gestione documentale dell’ente – ha detto oggi davanti alla giunta e ai consiglieri -. Oltre al file excel col riepilogo dei residui avrei dovuto ricevere un ulteriore documento a firma dei dirigenti interessati con la ‘quadratura dei residui’, cosa che invece non ha avuto. Inoltre – ha proseguito – reputo insufficienti le motivazioni con cui alcuni dirigenti hanno mantenuto o cancellato residui”.
Assessore vs Pompili – Una posizione, quella della presidente del collegio dei revisori, che ha suscitato le reazioni stupite di alcuni consiglieri di maggioranza (Massarini, Frascarelli e Proietti in testa) e dell’assessore al bilancio Agnese Pula, che ha ricordato come la dottoressa Pompili abbia iniziato ad esprimere pareri contrari su bilanci in realtà corretti mentre si era espressa favorevolmente fino al 2012, quando i documenti contabili presentavano sicuramente maggiori criticità. “Sono stata io la prima a dirlo – ha ammesso Ada Pompili – fino al 2012 le documentazione sembrava inattaccabile, poi però è emerso il disavanzo e ora per esprimermi favorevolmente voglio avere maggiori garanzie”.
M5S “Basta tagli” – Qualcosa di buono però i revisori devono averlo visto se è vero, come recita la loro relazione, che le operazioni di razionalizzazione della spesa e l’operazione di riaccertamento ordinario hanno ridotto il ‘buco’ da 9 a 1,8 milioni. “E’ indubbio che l’amministrazione comunale abbia perseguito un’attività volta al miglioramento delle situazioni pregresse – ha sottolineato la dottoressa Pompili – ed è positivo che lo abbia fatto senza ricorrere alle alienazioni del patrimonio”. Ad accendere la miccia su questo tema è stata la capogruppo del Movimento 5 Stelle Elisa Bassetti: “Si fa un plauso all’amministrazione per non aver alienato il patrimonio immobiliare ma non si sottolinea come per razionalizzare la spesa si sia dovuti ricorrere ad un ulteriore taglio ai servizi per i cittadini, scuola e sociale su tutti. Questo è inaccettabile per il Movimento 5 Stelle”.
PD vs maggioranza – Non è stata l’unica miccia accesa durante le circa 5 ore di consiglio comunale. A dir poco ‘infuocata’ la polemica innescata dai consiglieri del Partito Democratico (Lisci e Capitani per primi) nei confronti della maggioranza per aver redatto – a loro dire – un documento contabile con principi del tutto simili a quelli adottati dalla precedente amministrazione. E’ tornato così in ballo il nome dell’assessore Carlo Alberto Zualdi, tanto inviso a Cardarelli e i suoi (che gli avevano affibbiato il nomignolo di Nembo Kid) e invece, stando alle parole dell’attuale opposizione, persona seria e competente che aveva avviato l’opera di risanamento contabile dell’ente. A scaldarsi maggiormente è stato Lisci che, dopo un battibecco con la consigliera Ilaria Frascarelli, ha lasciato l’aula su tutte le furie, salvo poi riprendere il suo posto scusandosi con la stessa Frascarelli e con la presidenza. Più nel nocciolo della questione è sceso Capitani, che ha portato su tutti l’esempio del ricorso al fondo di svalutazione crediti. “Quando lo abbiamo messo nel nostro consuntivo non andava bene perché il buco doveva essere più alto, ora voi avete fatto ricorso allo stesso meccanismo per sanarne una parte importante, c’è qualcosa che non torna”.
Meno 1,5 mln sui rifiuti – Poi è stato il turno del sindaco. “Bisogna riportare un po’ di onestà intellettuale nella discussione odierna”, ha esordito. “Le cose si stanno sistemando perché qualcuno ha cominciato a dire che non erano apposto. Mi ricordo di una domenica mattina di due anni fa quando, a casa mia, io e i miei colleghi di opposizione incontrammo i revisori dei conti per portare alla loro attenzione alcune delle criticità che poi sono esplose di lì a poco generando il buco di bilancio”. “Noi – ha proseguito Cardarelli – abbiamo già raggiunto risultati importanti, primo fra tutti il milione e mezzo di euro che i cittadini risparmieranno sui rifiuti, ma siamo certamente preoccupati per il bilancio di previsione, a partire dal quale dovremo ammortizzare il disavanzo che giocoforza verrà a crearsi col riaccertamento straordinario dei residui”.
Il nuovo buco – Imposta dalle nuove regole sull’armonizzazione contabile e portata a termine grazie alla supervisione degli esperti di Ernst & Young, l’operazione, per usare le parole del dirigente finanziario Claudio Gori, più volte ringraziato oggi per la sua serietà e rigore sul lavoro, “ha messo a ferro e fuoco gli uffici comunali nell’ultimo periodo, con le singole voci ricontrollate anche quattro volte”. La relazione finale, sulla quale i revisori dei conti si sono ancora una volta espressi favorevolmente a maggioranza (contraria la presidente Pompili), verrà consegnata nelle prossime ore ai consiglieri, anche se per approvarla basterò una delibera di giunta. La cifra, presumibilmente piuttosto alta, andrà a sommarsi al milione e otto già asseverato come disavanzo e al milione di euro sottratto al comune dal governo centrale nelle scorse settimane. Un nuovo ‘buco’ in sostanza, che però potrà essere ripianato in 30 anni.
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