Spoleto

Spoleto, baratto amministrativo al palo

Che fine ha fatto l’ipotesi di attivazione a Spoleto del “baratto amministrativo”? A chiederlo è il consigliere comunale Laura Zampa (Pd) che ricorda come il 18 maggio il consiglio comunale all’unanimità aveva approvato un atto in tal senso, accogliendo un documento del Pd proposto proprio da lei.

Il cosiddetto “baratto amministrativo” (art.24 legge 164), ricorda Zampa, prevede che cittadini in difficoltà economica possano, con la dignità del proprio lavoro, far fronte alla difficoltà di pagamento delle imposte comunali, contemperando le necessità degli enti (scarsità di denaro nella casse comunali) e quelle dei cittadini (difficoltà ad adempiere le obbligazioni tributarie) riuscendo a valorizzare in maniera eccellente il principio di sussidiarietà orizzontale combinato con la tutela del territorio e la valorizzazione degli spazi urbani.

Gli interventi infatti possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di aree verdi, piazze, strade ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalita’ di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati, e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano. In relazione alla tipologia dei predetti interventi, i comuni possono deliberare riduzioni o esenzioni di tributi inerenti al tipo di attività  posta in essere.

“L’Assessore al Bilancio ed il Dirigente del settore, il 18 maggio, in Consiglio comunale, – evidenzia la vice presidnete dell’assemblea – si erano impegnati a provvedere a stilare la necessaria delibera in tempi brevi. Ad 8 mesi di distanza però, nulla di fatto, nonostante l’applicazione della legge 164 sia stata ribadita come valida opportunità anche nell’ultimo decreto SbloccaItalia.

Ancora nessuna opportunità quindi – denuncia la consigliera – per le sempre più numerose famiglie in grave difficoltà a causa di una crisi sempre più profonda delle maggiori aziende del territorio che si ripercuote drammaticamente sulla economia di tutta la città ed alla quale l’amministrazione comunale non sembra purtroppo essere in grado di dare risposte, neanche le più semplici”.