Pete Best, il primo batterista dei ‘Beatles', ospite a Spoleto per la quarta edizione di ‘Spoleto Back Beat', ha raccontato la sua esperienza di musicista con il più importante fenomeno musicale del novecento: i Beatles. L'evento, a cui hanno partecipato molti ragazzi delle scuole medie superiori di Spoleto, “Best of The Beatles”, si è svolto al Teatrino delle 6 in Piazza della Signoria, nella storica ‘cavern' della musica beat spoletina e sede delle edizioni annuali di Spoleto Back Beat
Pete Best si è raccontato in un concerto-conferenza insieme allo scrittore Michael Jacob, a Rolando Giambelli, Presidente dei Beatlesiani Associati d'Italia e a Francesco e Riccardo Cardelli che hanno curato gli interventi musicali. La conferenza è stata preceduta dalla proiezione (ore 9) del film di Iain Softley ‘Back Beat' (1994).
Best ha ricordato l'importanza dei primi anni dei Beatles, definendo i primi due anni in cui suonò con i “fab four” i più interessanti della loro incredibile vicenda umana e artistica. Dal 1959 al 1962, i cinque ragazzi di Liverpool (c'era anche Stu Sutcliffe, morto per un tumore al cervello nell'aprile del 1962), tentavano la loro scalata al successo. Visibilmente emozionato Best ha ricordato la figura di John Lennon, il ‘Beatle' con cui aveva instaurato un rapporto umano di immensa profondità.
Ha, poi, detto di essere orgoglioso di aver fatto parte di una band che è considerata la più importante nella storia rock. “Ma è fondamentale andare avanti” ha proseguito, “non fissarsi a quel periodo e a quella esperienza. Mi sono sposato, è un matrimonio che va avanti da 45 anni, ho una bella famiglia, figli, nipoti, ho fatto molte amicizie che mi permettono di vedere il mondo e di fare incontri sempre interessanti. Sono – ha concluso – consapevole che adesso quell'esperienza assume un significato di notevole interesse culturale, ma vi confesso che al tempo non si aveva l'impressione di cambiare il mondo, o comunque almeno per me non c'era questa ambizione. Eravamo essenzialmente dei rocker che pensavano a divertirsi e ad emozionare il pubblico”.
Quando gli è stato chiesto di spiegare i veri motivi della sua separazione dal gruppo ha risposto “C'è un sola persona che può saperlo: chiedetelo a Paul McCartney”.
Infine la promesse di ritornare a Spoleto per un concerto insieme alla band con cui suona attualmente, i “Pete Best Four” .
La giornata in onore di Pete Best ha il suo epilogo alle 21, sempre al Teatrino delle Sei, con ‘The early Beatles' concerto in cui l'ex batterista del gruppo di Liverpool ha eseguito, insieme alla cover band dei Rangzen, musiche dei primi Beatles. Nella gremita “cavern” spoletina il batterista ha suonato, emozionandosi ed emozionando i tanti amanti del rock accorsi da tutta l'Umbria per non perdersi lo spettacolo. Spoleto Back Beat, rassegna musicale, giunta alla quarta edizione, dedicata alle band che eseguono musica e canzoni ispirate alle sonorità degli anni 60 e 70, è organizzata dall'Associazione Spoleto Back Beat con la collaborazione artistica e il supporto dell'Istituto D'Arte “Leoncillo Leonardi” e dell'Istituto Alberghiero di Spoleto con il contributo del Comune di Spoleto e della Fondazione CARISPO.