Spoleto

A Spoleto arriva l’associazione giovani avvocati

Già da qualche giorno era percepibile, nelle aule giudiziarie spoletine, una ventata di aria fresca non dovuta, tuttavia, alle vicissitudini metereologiche. Il fermento era dei giovani avvocati spoletini e folignati, ansiosi di riprendersi la loro meritata considerazione politica ma, soprattutto, di tornare ad unire le forze per perseguire interessi comuni.

Su impulso di alcuni di essi nasce l’Associazione Italiana Giovani Avvocati del Foro di Spoleto con lo scopo, prima di tutto, di diventare sezione dell’Aiga nazionale e, in secondo luogo, di tutelare i diritti dell’avvocatura, di fornire un’adeguata formazione professionale ai giovani avvocati ed ai praticanti legali, diffondere i valori della professione forense, inoltre, di intrattenere rapporti con le istituzioni forensi, giudiziarie e politiche al fine di garantire la presenza dei giovani avvocati all’interno di essi.

Il neo presidente dell’associazione, l’avvocato Rossano Ponti, eletto all’adunanza del 7 settembre scorso, così commenta la presa di coscienza dei giovani avvocati: “Ci siamo uniti perché abbiamo sentito la necessità di dare voce alle nostre esigenze. L’essere giovani, spesso equivale a dover sopportare passivamente tutto ciò che succede. Non volgiamo sia così. Nel massimo rispetto di tutti e con la dovuta educazione, dobbiamo pretendere da tutte le istituzioni che i nostri problemi vengano affrontati e, perché no, che la nostra categoria venga adeguatamente rappresentata”.

La giovane associazione spoletina, in attesa di ottenere il riconoscimento di sezione da parte dell’Aiga nazionale, ha già provveduto ad eleggere il suo consiglio direttivo con i rispettivi organi, composto dal presidente, Rossano Ponti, e dagli avvocati Andrea Andreini (vice presidente), Daniele Ciotti, Michela Desantis (tesoriere), Monica Figoli, Elisa Fioroni Torrioni  (segretario), Letizia Mesca, Valentina Morosini e Tiziana Placidilli.

Auguriamo ai giovani avvocati un buon lavoro sicuri che sapranno dare il loro contributo, in un momento particolarmente delicato per l’avvocatura in genere, al fine di aiutare i giovani professionisti che si affacciano ad intraprendere l’attività forense.