Quando si dice fare una cosa con i piedi si pensa sempre a qualcosa di fatto male. Non sempre è così, a volte incanta. E’ il teatro dei piedi di Laura Kibel, a metà strada tra il mimo e il teatro di oggetti : una straordinaria tecnica di animazione che sorprende e affascina lo spettatore. Piedi, ginocchia e gambe diventeranno burattini viventi, in carne ed ossa, bizzarramente vitali, capaci di divertire ed emozionare. Non c’è bisogno di parole, tutto lo spettacolo usa il racconto gestuale superando i confini della lingua e quindi è adatto ad un pubblico vasto, di ogni età e sensibilità.
Questo originale teatro visuale si avvale di una colonna sonora, spesso suonata dal vivo dalla stessa artista, di grande suggestione e impatto, composta da diversi generi musicali che passano dalla musica popolare a quella colta, dalla melodia più semplice alla quella classica di Vivaldi, Ravel o Schubert.
Con grande maestria un ginocchio diventa una buffa capoccia pelata e un piede un esilarante pagliaccio o una sontuosa principessa, capaci di raccontare storie ed emozioni. Contro una scena nera si stagliano bizzarri e poetici personaggi abbigliati in modo stravagante con colori sgargianti, valigie antiche dipinte richiamano alla mente pittori come Botero, Magritte, Dalì, Munch. Nell’ambito delle tecniche di animazione, il Teatro dei Piedi di Laura Kibel merita una attenzione particolare. Uno spettacolo, nell’ambito di Spoleto a Colori, assolutamente impedibile domani alle ore 16:00 in Piazza Garibaldi, ingresso gratuito.