Anteprima nazionale a Spoleto al Teatro Nuovo Giancarlo Menotti, domenica 15 novembre, alle 17, per La pazza della porta accanto, il nuovo spettacolo prodotto dal Teatro Stabile dell’Umbria insieme al Teatro Stabile di Catania. Una novità assoluta di Claudio Fava, con la regia di Alessandro Gassmann, protagonista Anna Foglietta. Lo spettacolo sarà poi al Teatro Morlacchi di Perugia, da martedì 24 a domenica 29 novembre.
«Si va in manicomio per imparare a morire», scriveva Alda Merini in uno dei suoi aforismi più famosi. E invece “la poetessa dei navigli” amava la vita e amava l’amore. Questo intenso atto unico di Claudio Fava, vuole essere un omaggio alla figura di una donna dalla straordinaria parabola artistica e umana, ai suoi versi dalla forte componente mistica. Ma il testo è altresì una denuncia civile contro i trattamenti subiti da chi, proprio come Alda Merini, ha conosciuto la discesa agli inferi nei manicomi prima della Riforma Basaglia del 1978.
Di Alessandro Gassmann anche l’ideazione scenica, realizzata con la collaborazione di Alessandro Chiti. Accanto ad Anna Foglietta, il nutrito cast annovera Angelo Tosto, Alessandra Costanzo, Sabrina Knaflitz, Liborio Natali, Olga Rossi, Cecilia Di Giuli, Stefania Ugomari Di Blas, Giorgia Boscarino, Gaia Lo Vecchio.
«Conoscevo Claudio Fava, la sua storia, la sua sensibilità, il suo impegno politico e sociale; – racconta Gassmann – conoscevo la storia del padre Giuseppe, vittima della mafia, una delle piaghe più dilanianti del nostro paese. Conoscevo Alda Merini, “la poetessa dei navigli”, la drammaticità della sua esistenza; anch’io, come tanti, mi sono emozionato e commosso nel sentirla leggere i suoi appassionati versi. Dopo aver letto il testo di Claudio, ritratto giovanile, intimo e struggente della grande poetessa, ho avvertito immediatamente la necessità, direi l’urgenza, di metterlo in scena. Un testo che si sviluppa all’interno di un ospedale psichiatrico e che ripercorre la drammatica esperienza della Merini. Erano gli anni in cui la parola “depressione” non si conosceva e chi soffriva di questa malattia veniva definito pazzo. Erano anche gli anni in cui negli ospedali psichiatrici praticavano l’elettroshock e i bagni nell’acqua gelata. È in questa particolare dimensione alienante che la protagonista si trova a condividere le giornate con le altre malate alle quali offre spontaneamente i suoi versi, ma soprattutto è il luogo dove nasce un’appassionante storia d’amore fra lei e un giovane paziente».
La drammaturgia di Claudio Fava scorre per un’ora e venti minuti senza interruzione, sonda gli abissi della mente di Alda Merini, il suo rapporto con i compagni di degenza, la nostalgia per la famiglia e le figlie, rivela il suo senso profondo della maternità, la sua fede religiosa, la capacità di resistere alla cattività forzata del manicomio, l’aspirazione profonda alla libertà del corpo e della mente.
«A dare voce e volto a questa grande poetessa italiana – sottolinea ancora Alessandro Gassmann – sarà Anna Foglietta, bravissima attrice che interpreterà una giovane Alda Merini in profondo conflitto con un mondo che non la comprende e di cui non accetta le etichettature; in questo lavoro sono convinto saprà emozionare il pubblico, certamente composto per la gran parte da giovani che oggi più che mai hanno un forte desiderio di poesia. Per questa mia decima regia immagino un impianto scenico che riproponga la claustrofobia di un reparto psichiatrico e mi permetta di interagire con la visionaria immaginazione della nostra protagonista, che in scena sarà affiancata da nove tra attrici e attori. Accanto a me un gruppo collaudato di collaboratori, tra cui mi preme ricordare le toccanti sonorità di Pivio e Aldo De Scalzi, che ci consegneranno un’originale partitura musicale, struggente colonna sonora di questa affascinante storia che andremo a raccontare».
I posti a teatro si possono prenotare telefonicamente, al Botteghino Telefonico Regionale 075/57542222, tutti i giorni feriali, dalle 16 alle 20, fino al giorno precedente lo spettacolo. I biglietti prenotati vanno ritirati mezz’ora prima della recita altrimenti vengono rimessi in vendita.