“Ci troviamo di fronte ad una vera e propria emergenza. Il settore del trasporto pubblico locale è stato fortemente penalizzato dalle decisioni del precedente governo nazionale. È un dato di fatto. Parlano i numeri e la loro eloquente oggettività”: queste le parole del Sindaco di Spoleto Daniele Benedetti che esprime preoccupazione per la situazione del Trasporto Pubblico Locale
“La manovra del governo Berlusconi ha comportato” spiega Benedetti “un deficit drammatico per quanto riguarda i trasferimenti nazionali, che sono passati da quasi 2 miliardi a 500 milioni. Tradotto in termini regionali il taglio è calcolato in circa 7 milioni di euro. Per quanto si possa essere virtuosi, come amministratori locali, in termini di contenimento delle spese, questo “diktat” finanziario, imposto dalla manovra governativa, è un vulnus che non lascia scampo e che costringe i Comuni a ripensare e rimodulare il sistema dei Trasporti Pubblici Locali razionalizzando i servizi”.
“Non basta evidentemente, per la situazione delicata che si sta creando – continua il sindaco – la sola istituzione di un'unica azienda regionale, lo dimostrano i numerosi problemi di diversa natura che quotidianamente vanno affrontati. In un contesto che vede sempre più in auge il ricorso ad un sistema regionale sinergico ed integrato, in cui gomma, ferro e mobilità alternativa giocano un ruolo paritario, il complesso caso di Spoleto non si può non pensare tenendo anche conto di infrastrutture di importanza strategica per il futuro della città, mi riferiscono ovviamente a quelle della mobilità alternativa”.
“Questa nuova visione del trasporto pubblico – conclude Benedetti – è una visione che va disegnata in profonda sinergia tra Regione e singoli comuni e cittadini. Va portato avanti un dialogo, un confronto rigoroso in cui le amministrazioni giocano un ruolo fondamentale. Perché i Comuni si fanno portavoce dei reali bisogni dei territori e perché esprimono compiutamente e in maniera diretta le esigenze della popolazione. Proprio perché è indispensabile rivedere le percorrenze senza danneggiare i cittadini, crediamo sia fondamentale avviare quanto prima, proprio insieme ai cittadini, tavoli di partecipazione per analizzare e studiare insieme le soluzioni migliori da adottare, per sapere esattamente dove intervenire senza lasciare nessuno a piedi. La riorganizzazione del sistema regionale è l'obiettivo inevitabile per continuare a garantire in Umbria, come altrove, i servizi del trasporto pubblico locale.”