Categorie: Economia & Lavoro Spoleto

Spoleto, allarme mense scolastiche – pasti non pagati per 25mila euro nel 2011/12

Jacopo Brugalossi

Il “buco” è di quelli pesanti. Quasi 26mila euro di pasti serviti nelle scuole materne ed elementari di Spoleto nell’anno scolastico 2011-2012 non sono stati ancora pagati dalle famiglie, e il consorzio Abn – che del servizio di refezione scolastica è il gestore – ha presentato il conto al Comune. L’accordo tra i due enti prevede infatti che a fine anno il consorzio emetta una fattura pari alle somme non riscosse da utenti morosi, che il Comune è tenuto a risarcire per intero prima di procedere al recupero coattivo delle somme non riscosse.

La fattura, pari esattamente a 25.790 euro, è oggetto di una determina dirigenziale pubblicata ieri all’albo pretorio dell’ente, insieme ad un'altra che riferisce l’accettazione della richiesta avanzata da alcune famiglie di rateizzare il debito a 6 o 12 mesi (il massimo concesso è di 18). Questi soggetti, così come tutti quelli che non hanno pagato il servizio mensa nei tempi previsti, avevano già ricevuto a luglio una lettera di sollecito che li invitava a saldare quanto dovuto entro 30 giorni dall’avviso. A quanto ha potuto apprendere Tuttoggi.info però, non sempre questo si è verificato. Anzi, la maggior parte avrebbe ignorato il sollecito non regolarizzando affatto la propria posizione (anche se sarebbe successo a volte che le lettere siano state inviate a famiglie che avevano già pagato). Una fetta significativa dei soldi che l’amministrazione risarcisce all’Abn, quindi, non ha fatto ritorno nella casse comunali, già tristemente svuotate dai tagli governativi.

La crisi dell’ente locale da un lato, quella delle famiglie dall’altro. E’ infatti legittimo pensare che le difficili contingenze economiche possano creare imbarazzi ad alcuni nuclei familiari che si ritrovano a dover pagare in un’unica soluzione diverse centinaia di euro. D’altro canto, è vero anche che il sistema basato sul conto prepagato in vigore dal 2006-2007 permetterebbe agli utenti di pagare i pasti un po’ per volta durante l’anno, e che la rateizzazione del debito accumulato, che pure potrebbe venire in soccorso delle famiglie più disagiate, è stata richiesta quest’anno da tre soli utenti.

La colpa è tutta della crisi, dunque? Difficile dirlo con certezza, ma la sensazione è che accanto ad un oggettivo problema di natura economica si celi, in alcune circostanze, un malcostume diffuso ormai da tempo. Nel 2007 la cifra non riscossa dall’Abn si sarebbe aggirata intorno agli 8mila euro. Poi, c’è stata una crescita esponenziale. Il record sarebbe stato toccato nel 2009, con un ammanco vicino ai 60mila euro. Nel 2010 e 2011 le cifre sarebbero invece in linea (forse solo leggermente più alte) coi 25mila euro di questo 2012.

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