Mentre una buona parte delle imprese del territorio sono in grande sofferenza, e se hanno la “fortuna” di non dover chiudere i battenti devono comunque fare i conti con un drastico calo del fatturato, tasse e tributi sono cresciute nel corso degli anni a livelli esponenziali. E’ impietosa l’analisi svolta da CNA (Conferderazione Nazionale dell’Artigianato) Umbria sull’impennata delle tasse nei vari comuni. Tra cui non fa certo eccezione quello di Spoleto. Nella città del Festival infatti, le entrate tributarie sono passate dai 15, 4 milioni di euro del 2009 ai 22,1 del 2013, con un aumento complessivo del 43,1%. Molto significativo anche l’incremento annuale dal 2012 al 2013, che si attesta su un +12,5%.
Nel dettaglio, il valore dell’Ici/Imu versato nelle casse comunali è passato dai 7,7 milioni del 2009 ai 9,2 dello scorso anno, con un aumento percentuale del 19,3%. L’addizionale Irpef è schizzata dai 2,2 milioni a 3,3 (+50%), la tassa rifiuti da 4,5 a 7,5 (+66,7%) e le altre entrate tributarie da poco più di un milione a 2,1 milioni, per un aumento percentuale del 101%.
“Un vero e proprio boom della tassazione locale a cui è necessario porre rimedio”. Questa, in estrema sintesi, l’analisi della CNA di Spoleto relativa ai bilanci comunali degli ultimi cinque anni. Ma c’è di più. A fronte dello studio sui bilanci previsionali del comune di Spoleto, che nel periodo 2009-2013 hanno visto una crescita del 43% delle entrate tributarie, la Cna ha riscontrato un calo del 96% degli investimenti e un aumento del 20% della spesa corrente.
Una situazione che non può essere più presa sottogamba, e che vede l’associazione impegnata a cercare alternative e soluzioni concrete, anche attraverso i suggerimenti e le indicazioni degli imprenditori di Spoleto. Le priorità per favorire lo sviluppo locale saranno al centro dell’incontro tra la CNA Umbria e le imprese del territorio, che si terrà domani, mercoledì 9 aprile, alle ore 21 presso l’Hotel dei Duchi.