di Alessandra Massari (*)
Ribadiamo che per SEL le primarie di coalizione sarebbero state lo strumento migliore per il coinvolgimento dei cittadini di Spoleto intorno alla coalizione che si riconosce nel candidato Sindaco Andrea Rossi, e per la costruzione del programma di governo della città. SEL, sabato 29 scorso si è trovata di fronte a un quadro politico profondamente mutato, con tutti le componenti la coalizione che non le ritenevano più utili, diversamente da quanto era stato affermato in precedenti incontri da IDV, Socialisti e da entrambe le due liste civiche, Spoleto SI e Prima Spoleto, e nonostante la disponibilità del candidato Rossi a svolgerle ugualmente, ha ritenuto che non esistessero più i presupposti politici che le avevano fin lì motivate. Scopi come la costruzione di un percorso di aggregazione e di consenso intorno alla coalizione e il confronto reale sui programmi con i cittadini di Spoleto rispetto al quadro drammatico che sta vivendo la città, tenuto anche conto che l’ultima data utile per svolgerle sarebbe stata domenica 6 aprile.
Apprendiamo in queste ore, dopo la spaccatura di Spoleto Si e la fuori uscita di Bernelli e Murro dal movimento, che lo stesso Hanke avrebbe dato la propria disponibilità alla candidatura a sindaco in contrapposizione a Rossi e alla coalizione del centro sinistra. Non possiamo non esprimere la nostra soddisfazione in proposito e riconoscerci il merito di aver saputo, con la nostra presenza in coalizione e con le nostre richieste rispetto a programma condiviso e discontinuità e rinnovamento, innescare una dinamica ‘demolitrice’ all’interno del movimento, che ha portato alla luce le loro contraddizioni e riportato la coalizione in un asse più consono politicamente a SEL e, a nostro avviso, allo stesso PD.
Pensiamo che quanto è successo in Spoleto SI sta a dimostrare che i due consiglieri che tanto erano stati elogiati sia dal PD sia dal candidato Rossi per il sostegno alla vigente Giunta, erano in realtà condottieri senza un esercito. Perché il loro esercito era ed è di Destra, Destra che non ha gradito, come ha anche accennato lo stesso Hanke, il passaggio stabile in una coalizione di centro sinistra.
Tutto ciò premesso, non possiamo tuttavia non addebitare a maggior ragione al PD la grande responsabilità di essersi prestato al gioco della lista civica Spoleto Si di allungare i tempi rispetto alla decisione di svolgere le Primarie anche allo scopo di tener fuori SEL, e quindi la Sinistra, dalla coalizione, invece di lavorare prioritariamente per rafforzare la coalizione di centro sinistra.
A questo punto, alla luce di quanto è successo, chiediamo con forza al candidato Sindaco Dante Andrea Rossi di prendere l’iniziativa politica, fin qui solo accennata, rispetto a un programma democratico e progressista e soprattutto rispetto a una effettiva discontinuità e rinnovamento della classe dirigente che si candida a governare la città . Ribadiamo che non può bastare un semplice ‘invito’, ma che occorra per la candidatura un ‘vincolo’ di non aver già svolto due mandati, cioè 10 anni di attività di pubblici amministratori e consiglieri, per tutte le liste della coalizione, oltre al rispetto del codice etico antimafia nella composizione delle stesse.
Pensiamo che occorra presentarsi ai cittadini con una squadra e un metodo davvero nuovi, per trovare insomma un punto di svolta morale, prima ancora che politica; perché pensiamo che non vale l’inclusione a tutti i costi, perché soprattutto SEL non è disposta a pagare da sola il prezzo alto di partecipare a un progetto che senza paletti precisi, nonostante la candidatura di una persona onesta e capace quale è Dante Andrea Rossi, rischia di sembrare senza anima e senza i caratteri identitari di una Sinistra di governo quale SEL ambisce a diventare anche a Spoleto.
(*) Coordinatrice SEL Spoleto