Categorie: Politica Spoleto

SPOLETO AL VOTO: MINISTRO SACCONI “SON QUI PERCHE’ VINCEREMO”. CANDIDATO LORETONI “COMUNE APPECORONATO ALLA ZARINA… MANCO FOSSE LA MADONNA PELLEGRINA”. POI L'ATTACCO AL VESCOVO (Foto)

E’ stata l’area verde della scuola “Pianciani” a far da cornice al comizio del candidato sindaco del Pdl Angelo Loretoni che, dopo la visita del ministro Frattini, oggi ha incassato il sostegno del ministro Maurizio Sacconi, altro big della squadra governativa di Berlusconi. Il palco era tutto per loro due anche se il senatore Domenico Benedetti Valentini ha fatto come al solito la sua parte. “Dati recenti – ha esordito aprendo il comizio – danno Angelo Loretoni in netto vantaggio. Molte persone stanno decidendo di dare spazio al rinnovamento”. Poi la parola passa al candidato che, dopo aver salutato il folto pubblico, da a modo suo il benvenuto al Ministro: “fino a poco tempo fa camminavo nei boschi, ora sono seduto vicino ad un Ministro… mi tremano i polsi” dice emozionato “Berlusconi me l'ha mandato e guai a chi me lo tocca!”. Inizia così un comizio di oltre mezz'ora in cui, nello stile ormai noto, Loretoni spara a zero su tutto e tutti, a cominciare dall’amministrazione comunale uscente: “tessuto industriale rovinato, centro storico distrutto, giovani mortificati, frazioni isolate”. Insomma, l’ormai noto proclama. Ma Loretoni stupisce anche il “suo popolo” quando attacca frontalmente la Presidente delal regione Maria Rita Lorenzetti: “la zarina rossa ha attuato un programma diabolico di sistematico saccheggio con il complice appecoronamento degli amministratori locali, manco fosse la Madonna Pelligrina”. Gli applausi dei più si mescolano all’imbarazzo di quelli che non gradiscono il paragone. Ma per questi ultimi non è che il primo brivido lungo la schiena, un brivido insolito considerata la temperatura. Il secondo arriva poco dopo quando, parlando di “iniezioni di adrenalina” per il centro storico, Loretoni se la va a prendere anche con l’arcivescovo Fontana perché “in centro non si fanno più nemmeno i matrimoni perché il vescovo non vuole”. Il solito Loretoni, la cui incontinenza verbale piace tanto al ‘suo popolo’, come ama definire gli elettori del centro destra. Piace a tal punto che dal pubblico si alza un grido “sei proprio un Angelo”. Il candidato sorride compiaciuto e prosegue il suo discorso ricordando che il ministro Frattini ha promesso finanziamenti dai Paesi del Medio Oriente per fare il “Festival dei tre mondi” mentre il Senatore Francesco Cossiga lo aiuterà a rivitalizzare lo stabilimento di Baiano e a ripopolare la caserma Garibaldi. Con le problematiche legate al turismo culturale Loretoni conclude il suo comizio. “faremo collaborare le scuole con il mondo dell'arte – dice al microfono – occuperemo cantine e vicoli di Spoleto per permettere agli artisti di esporre, porteremo accademie e corsi cosicché Spoleto tornerà ad essere quella che era”. Arriva l'atteso momento del Ministro Maurizio Sacconi. “Sono a Spoleto – dice il titolare del welfare – perché il senatore Valentini e l'onorevole Rossi mi hanno detto ‘vieni che qui si vince’. Avete la possibilità e la necessità – dice rivolto al pubblico – di attuare un cambio epocale attraverso una grande rivoluzione democratica. La sinistra è portata a disfare e non oso pensare come sarebbero stati questi difficili mesi se al Governo ci fossero stati Pecoraro Scanio, Ferrero e quant'altro”. Infine, Sacconi ricorda l'importanza delle elezioni europee il cui esito, se positivo per il Pdl, permetterà ai futuri eurodeputati di avere maggiore peso nelle concertazioni europee ed anche mondiali. Poi il richiamo ai tre valori del Popolo delle Libertà: “le persone, la famiglia e l'importanza della comunità territoriale in cui si vive”.

(Carlo Ceraso e Chiara Fabrizi)