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Spoleto, al San Nicolò “Delitto ad Argo. Processo per la morte di Agamennone” di Cinzia Tani

La famosa scrittrice, giornalista e conduttrice televisiva Cinzia Tani torna a Spoleto come autrice e narratrice al fianco de “Le Toghe in Giallo”.

Inserito nel calendario degli appuntamenti di Pasqua a Spoleto, domenica 29 marzo 2015 alle ore 17,30 al Complesso monumentale di San Nicolò, la compagnia teatrale “Le Toghe in giallo”, formata da avvocati e magistrati, porterà in scena Delitto ad Argo, rilettura in chiave moderna del processo per l’uccisione di Agamennone e Cassandra.

Il testo di Cinzia Tani è liberamente ispirato a quelli dedicati al fatto da Eschilo, Sofocle, Euripide, Seneca, Alfieri, von Hofmannsthal, Yourcenar e Christa Wolf.

La compagnia, dal 2005, è specializzata nella trasposizione teatrale dei processi storici più famosi ed è diretta sapientemente dall’avvocato penalista Luigi Di Majo, proveniente da una famiglia di magistrati con la passione per il teatro: “Il teatro è processo, è azione. Lo scontro delle ragioni fra i diversi personaggi. Il teatro classico greco era, letteralmente, processo, come tutto il grande teatro, da Pirandello a Shakespeare. E la tragedia greca è il simbolo della tesi che sostengo, da sempre, quando penso al teatro: teatro come ricerca della responsabilità”.

Il re di Micene, Agamennone, tornato vittorioso dopo dieci anni dalla guerra contro Troia, è stato ucciso mentre faceva il bagno. L’assassinio del re è l’epilogo di una vicenda umana fatta di soprusi, turpi violenze, odio, vendette, ma anche d’imposizioni e maledizioni degli dei. La figlia Elettra è l’unica testimone oculare. Forti sospetti ricadono sulla regina Clitemnestra e sul cugino del re, Egisto, amante della stessa Clitemnestra. L’antico mito, narrato da Eschilo nella prima tragedia dell’Orestea, si trasforma in un giallo processuale in piena regola. Nel tribunale di Argo, il presidente, il pubblico ministero e i due avvocati degli accusati ascoltano le deposizioni dei testimoni: Elettra, Oreste, Pilade, Crisotemi, Teodoro, Cilissa e l’inquietante fantasma di Cassandra. I personaggi sono tutti interpretati da avvocati o magistrati che, con grande ironia, trasferiscono il ruolo che hanno nella realtà sul piano della finzione, o addirittura passano dall’altra parte della sbarra, incarnando le grandi figure del mito. Il resto della storia è narrato dalla voce di Cinzia Tani, che con grande abilità ha saputo renderla moderna e brillante. È una storia intrisa del sangue di padri, mariti e figli: uomini e donne in balia delle proprie debolezze, sopraffatti da sentimenti contrastanti e dominati dagli dei che muovono, insensibili, i loro fili invisibili. L’epilogo è drammatico e inatteso: altri eventi, umani e divini, si sostituiranno al giudizio della corte.