Via Cacciatori delle Alpi sarà finalmente liberata dal misterioso container che da oltre cinque anni staziona in stato di abbandono all’incrocio con via Carlo Bandini. La decisione è stata formalizzata dall’amministrazione comunale con una determina dirigenziale pubblicata nei giorni scorsi all’albo pretorio online. La storia però è molto più ‘antica’ e risale addirittura al 1970, quando venne autorizzata la realizzazione del chiosco-tabacchi sull’altro lato della via. Chiosco che nel 1999 venne regolarmente acquisito da una cooperativa che opera nello spoletino e in Valnerina.
Si arriva così al 2009 quando in seguito alla richiesta dell’ufficio attività produttive del comune venne demolito il prefabbricato esistente in cambio dell’installazione di un altro sul lato opposto della via, più grande del precedente. Questo secondo container però non è mai stato utilizzato, se non dai vandali per imbrattarlo con scritte e graffiti vari.
Già nel 2013 i responsabili della direzione PUT sollevarono una serie di incongruenze sullo stato dell’arte dei lavori a carico della cooperativa, e nel marzo di quest’anno è stata revocata l’autorizzazione commerciale per violazioni urbanistiche. Revoca che è stata poi sospesa per effetto del ricorso della cooperativa, alla quale sono stati concessi altri trenta giorni per ultimare i lavori.
L’epilogo si è consumato il 17 settembre scorso con una nuova revoca dell’autorizzazione all’attività commerciale e dell’occupazione di suolo pubblico, visto che la documentazione presentata dalla cooperativa è risultata insufficiente. I responsabili avranno ora 20 giorni di tempo per procedere alla rimozione del prefabbricato e ripristinare in tutto e per tutto l’originale stato del luogo.