Molestie sessuali sulla figlia di 10 anni e maltrattamenti sulla moglie. Questo il pesantissimo quadro accusatorio ai danni di un uomo residente nel comprensorio e finito su banco degli imputati al tribunale di Spoleto. Nell’udienza di ieri è stata escussa la moglie che ha provato, con la voce rotta dall’emozione, a ricostruire le terribili vicende per cui, dopo aver subito per lungo tempo, decise di denunciare il coniuge.
Le violenze sulla figlia – Stando al quadro accusatorio i reati vennero commessi nel 2011, per lo più all’interno della casa familiare. La coppia ha tre figli ma le attenzioni dell’imputato si sarebbero concentrate sulla più grande, di appena 11 anni. Più volte, quando la moglie non poteva vederlo, l’avrebbe avvicinata e toccata nelle parti intime, persistendo nonostante le richieste della piccola di smettere anche a causa del dolore subito. Si avvicinava, secondo le carte processuali, con l’intento del gioco, ma le sue intenzioni sarebbero state ben altre. In una occasione in particolare, mentre padre e figli erano in giardino a giocare col pallone, l’imputato la avrebbe abbracciata da dietro cominciando a strusciarsi su di lei, desistendo solo quando la bimba lo morse al polso minacciando di raccontare tutto alla madre.
Quelle sulla moglie – Anche lei, stando ai fascicoli, era vittima delle angherie del marito. Atti di violenza fisica, morale e psicologica, come quando le avrebbe lanciato contro un bicchiere in seguito ad una richiesta di denaro. L’avrebbe perfino minacciata di morte con un coltello se avesse raccontato ai Carabinieri, intervenuti per sedare l’ennesimo dissidio familiare, come si erano svolti i fatti. E poi insulti continui, specie quando la donna gli faceva presente di aver bisogno di denaro per badare alle esigenze dei figli. Denaro che lui, a quanto raccontano le carte, era solito sperperare giocando ai videopoker.
Sentenza – L’uomo, difeso nel procedimento dall’avvocato Roberto Coricelli del foro di Spoleto, era stato allontanato dalla casa familiare, ma ora di lui si sono perse le tracce. Il collegio penale, presieduto dal giudice Emilia Bellina con Delia Anibaldi e Roberto Laudenzi a latere, ha fissato una nuova udienza il 26 novembre prossimo. Probabile che in quella data arrivi anche la sentenza.
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