Spoleto, 8 arresti per traffico di droga. Cc sequestrano 50 chili, valore mezzo milione euro. Choc in città, foto e video TO® - Tuttoggi.info

Spoleto, 8 arresti per traffico di droga. Cc sequestrano 50 chili, valore mezzo milione euro. Choc in città, foto e video TO®

Redazione

Spoleto, 8 arresti per traffico di droga. Cc sequestrano 50 chili, valore mezzo milione euro. Choc in città, foto e video TO®

Sab, 21/04/2012 - 13:15

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Carlo Ceraso
Alessia Chiriatti

Perugia – Otto giovani arrestati, 1 cinquantenne denunciato e 20 chili di droga sequestrati: è in estrema sintesi il bilancio dell’operazione ribattezzata Wrought Iron condotta dai carabinieri della compagnia di Spoleto, agli ordini del capitano Fabio Rufino e della tenente Giulia Maggi, che hanno stroncato un traffico di droga destinata anche alle piazze di Foligno e della Valnerina. Una indagine durata 5 mesi risolta ancora una volta grazie anche alle intercettazioni telefoniche che inchiodano gli arrestati. L’inchiesta ha preso il via lo scorso novembre dal sequestro di 1 grammo di hashish avvenuto nei pressi di una impresa di ferro battuto dello spoletino (da qui il nome all’operazione Wrought Iron). Ma andiamo con ordine.
Il vizio per le slot machine – le indagini portano già nel mese di dicembre al fermo di una spoletina (denunciata in stato di libertà) trovata in possesso di 17 grammi sempre di hashish. Ancora una volta si tratta di un modesto quantitativo, ma grazie a questo gli inquirenti riescono ad individuare una serie di personaggi fra assuntori e pusher. Giorno dopo giorno emergeva così “la presenza di una fonte di approvvigionamento di livello superiore – hanno detto oggi i carabinieri nel corso della conferenza stampa tenutasi presso il Comando provinciale – rispetto allo spaccio al minuto fino a quel momento accertato, costituito in prevalenza da soggetti di origine magrebina i quali, peraltro, dimostravano una estrema mobilità sul territorio nazionale, ed avevano costantemente la disponibilità di ingenti somme di danaro a fronte di una inesistente attività lavorativa”. Soldi che i marocchini spendevano in maniera spropositata giocando alle slot-machine nei locali spoletini.
Il primo carico – i carabinieri cominciano così a pedinare i marocchini fino a comprendere che sta per arrivare un grosso carico di droga. E’ il 26 febbraio scorso quando le auto civetta della Benemerita intercettano e arrestano a Sant’Eraclio di Foligno un italiano: nella sua auto ci sono 30 chili di hashish che i magrebini attendono con ansia.
Stop agli arresti – il quadro ormai è chiaro. Gli inquirenti sono riusciti a ricostruire il modus operandi della organizzazione criminale, della quale fanno parte 5 fratelli marocchini, due gemelli spoletini e la fidanzata di uno di loro. A condurre le indagini è il pm Albano che chiede al gip Fornaci la convalida degli arresti per traffico di droga. Ma è a questo punto che dalle intercettazioni salta fuori che è in arrivo un nuovo carico di droga. La gang, infatti, sta cercando di rifarsi del denaro perso a seguito del sequestro operato a febbraio. Le manette possono aspettare, se c’è da bloccare un altro carico di droga.
Il blitz – all’alba di venerdì mattina l’operazione Wrought Iron entra finalmente nella parte finale. Il teatro è ancora una volta la statale Flaminia dove i carabinieri di Rufino intercettano due autovetture, tra cui una Lancia Y usata come staffetta. A guidarle sono 2 dei cinque fratelli magrebini che stanno trasportando 20 chili di hashish. Condotti in caserma vengono arrestati e tradotti al supercarcere di Spoleto. E’ solo il primo passo. Poco dopo, con l’ausilio delle unità cinofile di Bastia Umbra, scattano gli altri arresti in città (solo alla ragazza vengono concessi i domiciliari). Le perquisizioni interessano anche l’abitazione di un 50enne spoletino all’interno della quale vengono rinvenuti 38 grammi di hashish, bilancini di precisione e materiale per il confezionamento: l’uomo è stato denunciato in stato di libertà (e non arrestato come riportato in un primo momento). Il bilancio totale è quindi di oltre 50 chili di droga sequestrata del valore di circa mezzo milione di euro. Alla cattura è sfuggito un sesto marocchino che, stando alle indagini, da qualche tempo è rientrato nel suo paese di origine.
“Arrivano delle donne” – le intercettazioni telefoniche hanno evidenziato una consolidata scaltrezza nelle comunicazioni tra i soggetti coinvolti, alcuni già noti alle forze dell’ordine, altri incensurati, che utilizzavano un linguaggio criptato, adottando spesso curiose metafore con riferimento a “completi calcistici”, “aperitivi” o all’arrivo di “donne”. Le modalità di incontro per la cessione della droga agli assuntori erano sempre molto veloci per cercare di eludere il controllo degli investigatori. Anche le utenze telefoniche erano state cambiate. Ma non è servito a nulla. Ogni passo fatto dalla organizzazione veniva seguito dai carabinieri che hanno così spazzato via un traffico di portata preoccupante.
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