Categorie: Cronaca Spoleto

Spoleto, 16enne racconta “io violentata in discoteca da vocalist e proprietario”

E’ tornata in aula la bruttissima vicenda che coinvolge una ragazzina di Spoleto. La giovane, oggi appena maggiorenne sarebbe stata violentata in discoteca per due volte, da due persone diverse, la notte del capodanno del 2013.  Quello che emerge dalla scabrosa storia riferita dalla ragazza è che due uomini, uno il gestore stesso del locale e l’altro il vocalist ospite della serata di un locale nell’eugubino, avrebbero abusato di lei approfittando del suo stato di ubriachezza.

Troppo ubriaca per dire di no, troppo ubriaca per scappare e chiedere aiuto, troppo ubriaca per opporre resistenza a quelle avances che i due uomini le avrebbero fatto nel retro del locale. La giovane si sarebbe appartata con il vocalist (personaggio noto a livello internazionale nell’ambiente e ospitato a pagamento dal locale per la serata) e in questa situazione si sarebbe consumato il primo rapporto sessuale.

“IO, VIOLENTATA IN DISCOTECA”

Ma la ragazzina ha sempre affermato di non averlo desiderato quel rapporto intimo ed anche di non essere riuscita ad opporsi perché sotto l’effetto dell’alcol assunto in maniera eccessiva. Il vocalist, venticinquenne è invece convinto di non aver aver usato violenza e che la ragazzina fosse consenziente al rapporto. Ma non è tutto, infatti la stessa sera, più tardi, la ragazzina sarebbe stata ritrovata in stato di semi incoscienza nei camerini del locale. E’ qui che la giovane racconta di aver subito un secondo rapporto sessuale, anche questo non desiderato, ma questa volta con un uomo molto più grande, il titolare del locale.

Due verità a confronto che nelle scorse ore sono tornate a fronteggiarsi nell’aula del tribunale di Perugia davanti al Gup Andrea Claudiani. Sono stati sentiti quattro testimoni che hanno riferito in merito agli spostamenti del proprietario della discoteca in quella notte ora da scandagliare minuto per minuto. La difesa, degli avvocati Francesco Bochicchio e Mario Monacelli vuole dimostrare che non si trattò di violenza. Per il Pm Giuseppe Petrazzini invece di dubbi non ce ne sarebbero, i due avrebbero abusato della ragazza, con l’aggravate di avere agito mentre questa non era in grado di intendere e volere. Tra gli imputati, per il vocalista è stato già chiesto il rito abbreviato, anche altre due persone che a vario titolo avrebbero cercato di depistare le indagini fornendo racconti e versioni tese a migliorare la posizione dei due sospettati. La fase finale di questo primo momento giudiziario sarà nel mese di novembre.

La ragazza non è stata sentita in aula. Secondo il giudice, le  dichiarazioni rilasciate nella denuncia e contenute nelle carte delle indagini sono al momento sufficienti.