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SPOLETINO RUBA PARABOLA TV A MAROCCHINO: ARRESTATO DAI CARABINIERI DI SPOLETO (foto)

Ieri al Tribunale di Spoleto si è proceduto alla convalida di arresto di un giovane, di nazionalità italiana, accusato di aver rubato una parabola satellitare ad un cittadino di nazionalità marocchina, con regolare permesso di soggiorno. L'arresto è stato compiuto in flagranza di reato dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Spoleto. Il fatto è avvenuto a Castel Ritaldi, a pochi chilometri dalla città del Festival.

Alzi la mano chi non ha mai sentito la famosa regola del bravo giornalista che dice “Un cane che morde la mano al padrone non è una notizia. Viceversa se è il padrone a mordere il cane quella si che è una notizia”.

Ebbene ecco un fatto di cronaca che definire curioso, seppure sintomo dei tempi che corrono, è poca cosa e che ben presto ha fatto il giro della cittadina ritaldese. Dalla dinamica sembra che l'insospettabile giovanotto, dopo aver armeggiato per staccare la parabola dal suo alloggiamento, si sia allontanato dal luogo del reato con la refurtiva sotto braccio, mentre pare che il povero proprietario nel frattempo accortosi della ruberia correva dietro al ladro, gridando ogni tanto ” ma che fai…dove vai…”.

Le cose cambiano, le stagioni non sono più le stesse ed anche i furti, nel luogo comune che vuole siano compiuti solo dai “soliti extracomunitari”, starebbero dunque per tornare ad essere patrimonio dei “soliti ignoti” italiani, un po' alla Monicelli per la verità. Sintomo dei tempi dicevamo, perchè l'inversione dei ruoli inizia a farsi strada in tanti settori in Italia, tanto che pochi giorni fa, dopo i fatti di Rosarno, il solo minacciare lo sciopero dei lavoratori extracomunitari d'Italia, ha fatto comparire all'orizzonte una nefasta ipotesi di blocco del paese.

Certo che l'inversione di ruoli nel settore dei furti, suona un po' come la nemesi di certe tesi nostrane sull'accoglienza che fanno tornare alla mente un gustoso “murales” comparso un po' ovunque e che implorava gli immigrati di non lasciare da solo chi lo scriveva, in balia degli italiani. Nella tristezza del fatto, un piccolo segnale di come le cose cambiano, sempre, ed inesorabilmente.

(Carlo Vantaggioli)