Il futuro della Spoletina trasporti è stato al centro di un incontro che si è tenuto ieri sera alla presenza dei gruppi consiliari di maggioranza del Comune di Spoleto, i vertici della Ssit, i rappresentanti sindacali di categoria, il sindaco Massimo Brunini e il vicepresidente della Provincia di Perugia Giovagnola.Al centro della riunione, ancora una volta la delicata questione del trasporto pubblico locale, il cosiddetto tpl, che per quanto riguarda la Spoletina, a parità di contributi ricevuti, deve fare i conti con una minore utenza ed un'area perlopiù montana, quella fornita del servizio. Come già reso noto dal presidente della Ssit Tulipani nel corso di un incontro pubblico nei mesi scorsi (clicca qui), a fronte di un introito medio di 0,30 euro a chilometro per la Spoletina, l'azienda riceve gli stessi contributi pubblici di Apm e Atc, che invece di introiti da biglietti ne hanno rispettivamente tre volte tanto e il doppio.
Ma il problema della Spoletina, secondo quanto emerso nell'incontro di ieri, è di tutto il sistema dei trasporti pubblici. Tanto che quest'anno, come ha ricordato il vicepresidente del consiglio provinciale, la Finanziaria ha stanziato un contributo straordinario di 600 milioni di euro per far fronte al problema. Nel corso della riunione, Giovagnola ha poi assicurato un occhio di riguardo da parte della Provincia nel riparto dei fondi della Finanziaria per la Spoletina, proprio per il bacino in cui l'azienda opera.
Ma l'appello uscito dall'incontro, sostenuto anche dai sindacati, è che si solleciti la costituzione dell'azienda unica di trasporti in Umbria, come da tempo auspicato dalla Ssit, partendo da una holding regionale. Una holding in cui la Spoletina potrebbe avere il compito di gestire i sistemi di mobilità alternativa e sosta. Visto anche, secondo quanto ribadito da Tulipani, che quella da lui diretta è una delle aziende leader in Italia nel settore della gestione della sosta.
Ma aldilà dei compiti definiti, l'importante – come ha ribadito anche il sindaco Brunini – è riorganizzare il settore dei trasporti in Umbria, aggregando le tre aziende esistenti nel territorio.