“Sono Governo, in primis, e poi la Regione i soggetti su cui fare leva, a loro va la responsabilità delle scelte sulla viabilità”. Il presidente dell'associazione commercianti di Spoleto, Leonello Spitella, scende in campo a difendere la Camera di Commercio di Perugia in merito al completamento della Tre Valli dopo gli attacchi da parte dell'associazione Amici di Spoleto e dei politici locali.
“Anche per la Confcommercio territoriale di Spoleto il completamento della Tre Valli, la variante alla Strada Statale Flaminia che collega Spoleto ad Acquasparta, è un'opera essenziale. Ma è improprio – spiega Leonello Spitella – addebitare alla Camera di commercio della provincia di Perugia la responsabilità di avere escluso questa infrastruttura dall'elenco delle opere che finanzierà attraverso l'aumento dei diritti camerali, perché l'ente si è inserito, facendo la propria parte, in atti di programmazione decisi da Stato e Regione”. “Per la Camera di commercio – puntualizza il presidente dell'Acom – l'alternativa era quella di sostenere o meno le infrastrutture già identificate, ovvero il cosiddetto Quadrilatero perugino, la strada della Val del Chienti e la Flaminia a nord di Foligno, non avendo alcun potere per decidere se e quando inserirne altre”.
L'Ascom chiama in causa l'ente sotto un altro punto vista: “Considerato che svolge comunque una funzione ‘politica', chiediamo alla Camera di commercio di promuovere la revisione o la integrazione degli orientamenti di programmazione in materia infrastrutturale, e quindi di intervenire presso Governo e Regione perché riprendano in considerazione l'inserimento della Tre Valli nel piano delle opere pubbliche. Sono Governo, in primis, e poi la Regione i soggetti su cui fare leva, a loro va la responsabilità delle scelte”. Il presidente della Confcommercio lancia anche un contributo finalizzato a superare un aspetto che in qualche modo potrebbe penalizzare la Tre Valli rispetto ad altre infrastrutture, ovvero il fatto che il percorso originariamente ipotizzato attraversa territori con una densità di popolazione non particolarmente elevata. “Questo potrebbe influenzare negativamente – spiega – i soggetti decisori al momento di scegliere dove convogliare risorse, inducendoli ovviamente a privilegiare i bacini e i flussi di traffico più rilevanti. La proposta che lanciamo è allora quella di riflettere su una possibile modifica del tracciato, che consenta di toccare territori più densamente popolati, costeggiando la Somma fino a Baiano per poi, attraverso una galleria, arrivare fino a Terni. Questo richiederebbe magari qualche risorsa in più, a vantaggio però di una maggiore funzionalità di questa infrastruttura. Qualunque sia la soluzione prescelta – conclude Spitella – di certo la Tre Valli rimane una priorità per il nostro territorio sulla quale, a fianco di tanti altri soggetti, intendiamo con forza richiamare l'attenzione delle istituzioni nazionali e locali”.