Nel palcoscenico del Chiostro, col suggestivo ambiente che la location suscita, si alterneranno gli artisti in programma per sabato 21 e domenica 22 luglio.
Sabato alle 19.00 “ Avrei voluto fare del cinema” un testo teatrale della compagnia Fumatori di Carta. E' un testo che attraverso l’esplorazione di alcuni soggetti cinematografici di Cesare Pavese favorisce l'incontro tra cinema e teatro. Il tutto attraverso lo sguardo dell'uomo Pavese, della sua riflessione e della sua pratica letteraria e nei suoi sforzi di coniugarla con il linguaggio cinematografico. Nel testo interpretato da Daniele Gaggianesi, Cecilia Gragnani, Marta Isabella Rizi e Sara Urban con la regia di Cecilia Gragnani vedremo il mondo del cinema, quello della letteratura e quello teatro incontrarsi e a volte sovrapporsi e fondersi. (in replica domenica 22 ore 18.00 Parco del Mondo)
A seguire alle 21.00 spazio alla danza con la performance di Beatrice Magalotti, “Abecedar” e subito dopo “My body travels”, uno spettacolo di matrice inglese del danzatore e coreografo Mattew Morris. (solo sabato 21 alle 21.00)
Musica alle 22 con il concerto “Love and other drugs” della cantautrice Valentina Benaglia (chitarra e voce) accompagnata dal violino di Valentino Novelli. Un Progetto cantautoriale introspettivo, che parte dalla ricerca di senso e tramite l'esperienza e l'errore arriva a trovare risposte provvisorie. Una miscela di brani in cui si incontrano diversi generi: reggae, soul, folk, blues, gipsy e rock. (in replica domenica 22 luglio ore 19.00 chiostro S. Nicolò)
Domenica 22 luglio alle 21.30 appuntamento con il teatro e lo spettacolo “Senza Titolo” del duo Costa/Arcadis. Il testo di Giulio Costa è una lezione in cattedra. L’insegnante esordisce dichiarando: “Abbiamo poco tempo, ma… dobbiamo fare tutto”. Da qui comincia una lezione fatta di argomenti che si affastellano disordinatamente gli uni sugli altri in base a rapporti strampalati o addirittura privi di senso. Un prototipo di lezione destrutturata che rivela, con le parole, i progressi dell’umanità e, con i fatti, la natura volubile e involontariamente comica dell’essere umano. Spettacolo vincitore del Premio Eceplast Festival Troia Teatro 2011 e del Premio del Pubblico Finestre di Teatro Urbano 2011, è stato realizzato grazie al sostegno del Comune di Occhiobello (RO) e in collaborazione con il Teatro dei Venti.