Il consuntivo di Palazzo dei Priori: meno entrate dalla Tari, ma in crescita per Imu e addizionale Irpef
Spesa corrente, il Comune nel 2021 è “costato” 2021 euro a perugino. Questo il livello della spesa pro capite contenuto nel rendiconto approvato dal Consiglio comunale. Nel 2020 la spesa corrente pro capite era stata di 919 euro. Ma – evidenzia la Giunta – in “netto calo” rispetto ai 1077 euro toccati nel 2010.
I costi del personale
Un confronto, come altri, con le precedenti amministrazioni di centrosinistra, che non è piaciuto alle opposizioni. Che denunciano tagli dei servizi e un aumento delle spese per il personale. Che ha contributo a far lievitare nell’ultimo anno la spesa corrente dai 153 milioni del 2020 ai 159,5 dell’ultimo anno. Tenendo però anche in considerazione l’incidenza del lockdown nei circa tre mesi del 2020.
Nell’ultimo anno il personale comunale è comunque tornato a salire, con assunzioni che hanno superato pensionamenti e trasferimenti: i dipendenti di Palazzo dei Priori e delle varie articolazioni degli uffici sono saliti da 981 (il dato minimo) a 1041.
La spesa in conto capitale si attesta invece a 16 milioni impegnati (17 nel 2020). Gli investimenti per opere pubbliche sono stati di oltre 18 milioni di euro, con una spesa pro capite di 112 euro contro i 104 del 2020.
Le entrate: meno Tari, più Imu e Irpef
Per quanto riguarda le entrate tributarie (pari a 135 milioni), evidenziato il decremento della Tari (meno 1,6 milioni) e la crescita di Imu (più 1,3 milioni) ed addizionale Irpef (più 1,2). Il recupero evasione della Tari nel 2021 è di 1,5 milioni, in calo rispetto ai 3,1 del 2020. Di 4,1 milioni il recupero evasione Imu, in crescita, invece, rispetto ai 3 milioni del 2020.