L’Umbria potrà contare sul pieno appoggio del Governo e delle autorità sanitarie nazionali, nel suo momento più difficile dall’inizio dell’emergenza Covid.
Dopo un primo incontro a Palazzo Donini con la governatrice Donatella Tesei e il rettore dell’Università di Perugia Maurizio Oliviero, il riconfermato ministro della Sanità Roberto Speranza ha proseguito il confronto su alcuni aspetti operativi, oltre che con gli stessi Tesei e Oliviero, con l’assessore Coletto, il direttore Dario, il commissario regionale Covid D’Angelo e gli altri manager della sanità umbra.
Speranza è stato informato in particolare sull’emergenza legata alle due varianti (inglese e brasiliana) del virus che stanno circolando nel Perugino. E che avevano spinto la governatrice Tesei, proprio dopo un confronto con il ministro, a decretare la zona rossa in tutta la provincia di Perugia e in alcuni comuni del Ternano.
“Il lavoro fatto in questi giorni in Umbria è particolarmente importante” ha detto il ministro, proprio a proposito degli studi sulle varianti. “Dobbiamo monitorare con grande attenzione quanto sta accadendo in Umbria – ha aggiunto -. Qui, dove si è riusciti ad individuare ed isolare le varianti, si è visto come queste hanno condizionato la curva del contagio prima che altrove. Il lavoro umbro è particolarmente prezioso. Capire quanto sta avvenendo è utile per valutare l’impatto delle necessarie misure assunte, che condivido”.
“Il Governo e la protezione civile saranno affianco alla comunità dell’Umbria” ha assicurato Speranza.
INTERVISTA AL MINISTRO SPERANZA – VIDEO
La Regione Umbria in questi mesi di emergenza ha sempre agito in sintonia con il Ministero della Sanità. Ecco perché anche i provvedimenti per quello che può essere un laboratorio contro la diffusione delle varianti Covid continueranno ad essere assunti in maniera concorde.
Non un commissariamento della sanità umbra da parte del Governo, insomma, come invocato da alcuni. Per la lotta al Covid, però, l’Umbria ha bisogno di ulteriori armi. Insieme al sostegno, finora molto importante, dell’Università degli Studi di Perugia.
Il ministro è stato aggiornato sulle difficoltà della sanità umbra, soprattutto nel reperimento di personale medico specializzato. Anche alla luce dei deludenti risultati del bando della protezione civile nazionale.
Le autorità sanitarie nazionali ritengono fondamentale arginare l’avanzata delle varianti. E per questo non sono stati esclusi provvedimenti locali ancora più ristrettivi, se necessario. A questo proposito si è parlato anche di zone arancioni rafforzate. Oltre a specifiche azioni di studio e monitoraggio.
Materia di questa giornata perugina del ministro Speranza anche la questione vaccini. Con l’Umbria che si è detta pronta a partecipare, insieme ad altre Regioni, alla piattaforma per acquistarli sul libero mercato, se disponibili. E il Governo che frena su fughe in avanti.
La governatrice Tesei ha ribadito la richiesta, già formulata al commissario Arcuri, di far arrivare in Umbria una quantità maggiore di vaccini. E la disponibilità affinché l’Umbria faccia da apripista in Italia nell’uso degli anticorpi monoclonali approvati dall’Aifa.
Tesei ha anche annunciato che, sulla base del persone proveniente con il bando Prociv e l’arrivo di professionisti a comando da altre Regioni, da lunedì sarà operativo l’ospedale da campo della Regione Umbria.
Tesei ha ribadito la richiesta di avere sia i ristori per le imprese che il sostegno, in aggiunta ai 3 milioni già stanziati dalla Regione stessa, per le famiglie residenti nel territorio umbro interessato dalle misure restrittive regionali, misure nate anche a seguito dell’interlocuzione dell’Ente umbro con lo stesso Ministro, l’Iss e il Cts nazionale. Richieste, nella misura delle possibilità nazionali, condivise dal ministro.
Con il ministro Speranza, Tesei e Oliviero hanno parlato anche del futuro della sanità umbra. “E futuro – ha chiarito il magnifico rettore – significa investimento nei giovani medici e specializzandi, significa terapia di tipo CAR-T in Umbria, significa telemedicina e medicina 4.0. Occorre, non solo in Umbria ma in generale, un cambio di paradigma che coinvolga ricerca e assistenza medica. Progetti innovativi, alcuni dei quali stiamo già realizzando”.
Al termine del confronto a Palazzo Donini, in video conferenza, si è tenuto un incontro con i rappresentanti dei vari Ordini professionali della sanità.
(foto in apertura di Pasquale Punzi)