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Spending review: giornata di mobilitazione straordinaria in Umbria – FOTO

“Tante ragioni diverse per un'unica giornata di mobilitazione straordinaria. Oggi, lunedì 23 luglio, l'Umbria è stata attraversata da una serie di iniziative di protesta e mobilitazione che hanno coinvolto centinaia di lavoratrici e lavoratori sia pubblici che privati”: così dichiara la CGIL dell'Umbria, affermando come in tutta la regione si siano svolti presidi, sit-in e volantinaggi per protestare contro i pesanti tagli al finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale previsti dai provvedimenti della spending review.
“Invece di operare una seria riorganizzazione della Sanità, e di colpire gli sprechi, il Governo con il decreto sulla spending review taglia ancora il finanziamento” accusa la CGIL precisando che a pagare il conto più salato saranno regioni virtuose e con i conti in ordine come l'Umbria”.
“Così – prosegue il sindacato – non si fa una vera 'spending review', cioè una riqualificazione della spesa inappropriata. Anzi, con i tagli lineari si compromette il risanamento dei bilanci e si nega il diritto dei cittadini alla tutela della salute e a ricevere cure di qualità. Spetta al Parlamento ora discutere il decreto del Governo: insistiamo perché i tagli al finanziamento dei servizi sanitari vengano scongiurati”.
In Umbria la protesta contro i tagli alla salute si è svolta presso l’Azienda Ospedaliera di Perugia, l’Ospedale di Città di Castello, l’Ospedale di Branca, l’Ospedale di Foligno, l’Ospedale di Casiglion del Lago, l’Ospedale di Pantalla, il Centro Salute di Perugia a Piazzale Europa, l’Ipercoop di Collestrada, la Perugina. In provincia di Terni invece, i presidi hanno interessato l’Azienda Ospedaliera di Terni, l’Ospedale di Narni, l’Ospedale di Orvieto, la sede della Asl 4, l’Ast e in Largo Villa Glori.

I metalmeccanici – Accanto alla protesta contro i tagli della spending review, sempre in mattinata, è andata in scena la mobilitazione dei metalmeccanici, anche qui inserita in una più ampia mobilitazione nazionale contro la decisione di Federmeccanica, d'accordo con Fim e Uilm, di escludere la Fiom Cgil, il sindacato più rappresentativo del settore, dalle trattative per il rinnovo del contratto nazionale delle tute blu. Per protestare contro questa decisione che, come ha detto Maurizio Landini, segretario nazionale della Fiom, rappresenta “un attacco alla democrazia che non ha precedenti nel nostro paese”, la Fiom Cgil di Perugia ha organizzato un presidio di protesta, sotto la sede regionale di Confindustria, mentre a Terni la Fiom ha organizzato volantinaggi e assemblee in tre delle principali realtà industriali del settore, Ast, Centro di finitura e Tubificio.