Si è svolto lunedì sera, nella sala dell’Editto del Comune di Spello, l’incontro pubblico promosso dall’amministrazione comunale per illustrare alla cittadinanza i progetti di sistemazione e valorizzazione dell’area di via Roma, dove – in seguito ai recenti lavori di scavo compiuti nell’ambito del Pir – sono stati rinvenuti mosaici degni di interesse.
Alla serata hanno partecipato numerosi spellani, non solo residenti nella zona, ma anche titolari di attività commerciali. A presentare il progetto di recupero e sistemazione sono stati Laura Manca per la soprintendenza ai beni archeologici dell’Umbria, Alberto Capitanucci e il responsabile unico del procedimento del Comune di Spello Mauro Peppoloni, insieme a loro, il sindaco Moreno Landrini e l’assessore ai lavori pubblici Flavio Righetti.
‘Il Pir – ha esordito il primo cittadino Landrini – è’ per la città di Spello una straordinaria occasione. Perseguiremo l’obiettivo della salvaguardia delle attività economiche che insistono nella zona di borgo, proprio per questo e’ già stato riaperto il tratto di via Roma a cui si accede dal Portonaccio. Lungo tale strada saranno garantiti gli stalli a disco orario per la sosta delle auto – ha assicurato Landrini – che saranno però spostati sul lato destro. Lo scopo e’ valorizzare il patrimonio archeologico di Spello, armonizzandolo con la vivibilità dell’area di borgo e con la sua accessibilità’.
Un concetto, quello espresso dal sindaco, caro anche alla Manca, che nel suo intervento ha sottolineato il rapporto inscindibile per Spello ‘tra cultura, turismo ed economia’. Ma l’incontro e’ stato soprattutto una straordinaria occasione per essere guidati, attraverso planimetrie e immagini, alla conoscenza di nuovi rinvenimenti. ‘Oltre ad alcuni reperti venuti alla luce durante gli interventi in piazza Kennedy – ha illustrato alla platea Laura Manca – la vera sorpresa è venuta dai mosaici emersi in via Roma e appartenenti a una stanza di una villa romana che si incunea sotto le mura urbiche. Quel ritrovamento – ha aggiunto – per il suo valore, non poteva non essere recuperato e reso visitabile. Si tratta di una villa di età repubblicana, dunque precedente a quella di Sant’Anna, e contribuisce alla formazione di un vero e proprio percorso archeologico urbano vista anche la sua vicinanza al tratto di mura romane meglio conservate d’Italia’.
Interessante anche l’intervento di Capitanucci. ‘Sara’ lasciato a vista il piede delle mura urbiche a ridosso delle quali ci sarà una fascia di verde che condurrà fino ai mosaici che saranno quindi messi al riparo sotto una copertura a verde alla quale si potrà facilmente accedere. Inoltre – ha aggiunto Capitanucci – questa soluzione progettuale permetterà un’equilibrata viabilitaà e al contempo la salvaguardia e valorizzazione della nuova piazza Kennedy e della sua vocazione quale luogo di incontro e socializzazione’.
Molte anche le novità che riguardano la sistemazione definitiva dei mosaici di Sant’Anna. Nella struttura in fase di costruzione troveranno infatti spazio anche una sala conferenze e una multimediale che potrà accogliere mostre ed eventi. ‘Nella prossima assemblea – ha concluso il sindaco Landrini – entreremo nel merito del centro storico‘.