Il Consiglio comunale ha approvato nella seduta del 30 aprile il rendiconto di gestione dell'anno 2011, con il voto compatto della maggioranza e l'astensione delle minoranze.
“In un quadro di grande difficoltà ed incertezza economica – ha affermato l'assessore al bilancio Vittorio Ciancaleoni – l'esercizio finanziario si è concluso con dati a consuntivo in linea con quelle che erano state le previsioni, con il raggiungimento degli obiettivi previsti dalla normativa, quali il rispetto del patto di stabilità interno, permettendo al nostro comune di definirsi ente virtuoso”.
Il rendiconto riporta un avanzo complessivo di amministrazione di circa 670mila euro, non vi è stata l'accensione di nessun mutuo riuscendo così a far calare l'indebitamento complessivo e nonostante le entrate abbiano registrato un forte calo, per la diminuzione delle risorse provenienti da Stato e Regione, l'azione di razionalizzazione della spesa ha permesso di riuscire a mantenere i servizi forniti alla comunità, agendo nel rispetto delle leggi.
L'attività svolta nel corso del 2011 ha visto l’effettuazione di riscossioni con 1.382 ordinativi d'incasso per 8,6 milioni di euro e pagamenti con 3.598 mandati per 10,7 milioni di euro, a conferma delle molteplici attività svolte a sostegno delle esigenze di imprese e cittadini.
Il rispetto del patto di stabilità ha comunque imposto un drastico limite alla capacità di spesa dell'ente, richiedendo un continuo monitoraggio e controllo della dinamica degli impegni, sino al blocco dei pagamenti effettuato negli ultimi mesi dell'anno per non sforare i limiti previsti dalla normativa.
“Il bilancio 2011 del Comune di Spello è sano ed in equilibrio – ha affermato l'assessore Vittorio Ciancaleoni – ma non nascondiamo la preoccupazione per i prossimi mesi per la situazione economica generale e per la drastica riduzione dei trasferimenti statali. L’auspicio è quello che il governo guidato da Mario Monti proceda ad una revisione delle attuali assurde norme del Patto di stabilità dei comuni, per poter liberare risorse, dato che c'è bisogno di conti in ordine, ma anche di imprese che lavorano e di risposte concrete alle persone, per attenuare le enormi difficoltà che il paese sta vivendo”.