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SPELLO: APPUNTAMENTO A DOMANI PER LA FIERA DELLE “FANTELLE”

Torna domani 9 novembre nell'area di Borgo la “Fiera delle Fantelle”, una delle più antiche feste popolari di Spello.

Strettamente legata al culto di San Claudio, la tradizione narra che l'origine ed il nome di questa fiera deriva dalla vicenda che coinvolge tre ragazze in età da marito (dette appunto “fantelle”), che avevano stabilito un giorno per portare al mercato i prodotti di campagna, come uva secca e pollame, il cui ricavato doveva servire per acquistare il corredo.

La spiegazione di questo nome per alcuni indica l'usanza delle ragazze, soprattutto di campagna, che partecipavano numerose alla fiera per farsi conoscere da eventuali pretendenti. La “Fiera delle Fantelle” era la più importante del paese ed era nota per il bestiame e la merce di ogni specie: si caratterizzava in particolare per la presenza delle donne di campagna che portavano a vendere l'uva secca in una canestra di vimini.

Nell'antichità il mercato si svolgeva nella zona di San Claudio, lungo la via che collegava la Flamina ad Assisi e Perugia. La data della fiera coincide, non a caso, proprio con la ricorrenza del martirio di San Claudio, ovvero al sesto giorno prima delle idi di novembre, quando Claudio subì il martirio sotto Dioclezioano per non aver rinnegato la propria fede. La leggenda narra che San Claudio si rifiutò di scolpire la statua dell'idolo pagano di Esculapio, che gli era stato commissionato personalmente da Diocleziano, e per questo motivo venne gettato in un fiume dopo essere stato rinchiuso in una cassa di piombo. Da questa leggenda il martire divenne così il protettore degli scalpellini e dei muratori.