Categorie: Cronaca Perugia

Specializzanda arrestata per furti in ospedale: Rubava ai colleghi, ai superiori e persino ai malati – 27 gli episodi contestati

Non si fermava di fronte a nulla. Le vittime dei suoi furti erano colleghi e superiori e persino i malati. In un caso ha persino rubato la fede nuziale di un degente. Ora su una specializzanda dell’ospedale di Perugia pende la pesante accusa di furto aggravato e ricettazione. Per l’ipotesi di questi reati è stata arrestata una perugina di 35 anni, medico specializzando al Santa Maria della Misericordia di Perugia. La polizia ha eseguito l’ordinanza di custodia cautelare a suo carico con l'accusa di avere compiuto 27 furti ai danni di colleghi, infermieri e pazienti.

Secondo quanto accertato dagli agenti della Divisione anticrimine, guidati dal primo dirigente Luca Sarcoli, la donna avrebbe rubato un computer, una macchina fotografica, monili d'oro, portafogli contenenti banconote e carte di credito, smartphone, un paio di occhiali e, ad un degente, persino la fede nuziale. Le indagini sono andate avanti per un anno e i reati contestati partono dal 2012.

Nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta questa mattina in questura, alla quale ha partecipato anche il capo di gabinetto Salvatore Barba, gli investigatori hanno riferito di aver svolto perquisizioni nel maggio scorso a casa del medico e nel suo armadietto personale all'interno dell'ospedale. Sequestrando la gran parte degli oggetti indicati nelle denunce di furto, sporte dalle vittime. Nel corso della conferenza stampa il dottor Sarcoli ha evidenziato la grande collaborazione alle indagini offerta dall'Azienda ospedaliera di Perugia.

L'Azienda ospedaliera perugina si considera ''parte lesa'' lo sottolinea il direttore generale Walter Orlandi esprimendo ''piena soddisfazione per la celerità delle indagini da parte degli inquirenti''. ''Mi rattrista molto – sottolinea Orlandi in una nota – il fatto che un professionista, seppure in formazione, preposto alla assistenza sanitaria , possa aver commesso i reati che gli sono stati contestati. E' evidente che il rapporto fiduciario – conclude Orlandi – deve considerarsi interrotto, rapporto fondamentale nella interazione tra medico e cittadino-utente''