Sarà Liv Ferracchiati l’ospite che aprirà, giovedì 18 novembre alle ore 18.30, il ciclo di “Incontri identità” sulla narrativa e la poesia contemporanea, in streaming, promossi da Spazio Humanities, l’associazione presieduta da Maria Borio, che intende proporre iniziative sperimentali incentrate sulla poesia, la narrativa, la storia, la filosofia, le arti visive, la musica, al fine di valorizzare la ricerca in ambito culturale, e i cui temi sono temi cruciali, appunto, del contemporaneo.
Tutti gli incontri saranno trasmessi in diretta sulla pagina facebook di Umbrò Cultura (https://www.facebook.com/umbrocultura/).
Ad aprire la stagione novembrina sarà, con il coordinamento di Ylenia Papa, un incontro con Liv Ferracchiati, il 18 novembre a partire dalle 18.30. Sarà solo la fine del mondo (Marsilio, 2021) è il romanzo d’esordio di Liv Ferracchiati, che, a proposito di questa sua prima fatica letteraria, afferma su ilLibraio.it: ‘Questa è la storia di una composizione e scomposizione identitaria che ci fa presente come sia inutile intuire le categorie a cui ci avviciniamo per poi liberarcene. Intuire e rispettare ogni volontà di definizione nell’altro e in noi stessi, consapevoli di sé e di chi ci è intorno, sapendo che siamo in divenire’. E il personaggio uscito dalla penna di Liv Ferracchiati, che, con corpo di donna vive come un uomo, riesce, infine, a trovare con gioia il proprio posto nel mondo.
Seguirà, il 25 novembre, sempre alle 18.30, una nuova riproposizione di Exordium sulla poesia contemporanea: a coordinare i giovani autori – Leonardo De Santis (Il robot giardiniere, 2021), Vernalda Di Tanna (suoi inediti sono apparsi su blog, quotidiani e riviste, tra cui «La Repubblica» di Milano, «Gradiva International Journal of Italian Poetry», «Atelier», «clanDestino» e «Poetarum Silva»), Emanuele Franceschetti (Testimoni, 2020), Riccardo Frolloni (Corpo striato, 2021), Riccardo Innocenti, (Con tutto quel desiderio, 2020) Giulia Fuso (Le rimanenze, 2021) – saranno Valerio Massaroni e Federica Ziarelli. I giovani poeti indagano, ciascuno dalla propria prospettiva, vari aspetti legati all’identità, facendo ‘incontrare’ androidi, la pura materia poetica delle ‘rimanenze’, le proprie cadute, la ricerca assoluta e irta del superamento di un trauma, desideri, l’aspirazione a ‘diventare umani come una conquista’, quasi a cercare, con urgenza, un nuovo contatto (anche identitario) con la realtà, sempre con un afflato lirico pienamente consapevole.
Terminerà il ciclo di Incontri identità un dialogo tra Maria Borio, Giorgio Villani e l’autore del freschissimo di stampa Di chi è la colpa (Mondadori, 2021), Alessandro Piperno, il 6 dicembre, alla stessa ora (18.30). Come scrive Claudio Lagomarsini ne La Balena Bianca, ‘Come già nel suo penultimo romanzo (Dove la storia finisce, 2016), Piperno sceglie di avviare Di chi è la colpa con un passo disteso, decisamente più pacato e meno rapinoso rispetto agli incipit delle prime prove narrative”.