Sparatoria Monreale, l'amico del killer: "Mi ha chiamato dicendo 'ho fatto un casino'" - Tuttoggi.info

Sparatoria Monreale, l’amico del killer: “Mi ha chiamato dicendo ‘ho fatto un casino'”

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Sparatoria Monreale, l’amico del killer: “Mi ha chiamato dicendo ‘ho fatto un casino'”

Lun, 28/04/2025 - 10:03

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(Adnkronos) – Un amico di Salvatore Calvaruso, il 19enne dello Zen fermato con l’accusa di avere partecipato alla sparatoria a Monreale, che ha causato la morte di tre giovani, ha aiutato i carabinieri nell’identificazione del giovane. Come scrive il pm nel provvedimento di fermo “Di assoluta rilevanza sono le dichiarazioni di un altro testimone”. Il ragazzo ha detto agli investigatori di avere prestato sabato notte il suo scooter a Calvaruso. “All’una e mezza si è presentato a casa mia dicendo che dovevo denunciare il furto della moto in quanto aveva combinato un macello”, “sparando e uccidendo due persone”. Il terzo giovane è morto, infatti, solo ieri mattina in ospedale.  

 

Calvaruso è stato identificato grazie alle testimonianze e alle telecamere di videosorveglianza. In un primo momento aveva confessato carabinieri di avere sparato, poi in sede di interrogatorio, davanti al pm, alla presenza del suo legale, ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere. 

“Le dichiarazioni autoaccusatorie rese dall’indagato appaiono pienamente riscontrate dal contenuto dei filmati di videosorveglianza, acquisiti dagli esercizi commerciali posti nella zona attigua a quella in cui si sono verificati i fatti”, scrive il pm nel provvedimento di fermo. Il giovane ha detto che nel corso della lite “che ha dato origine alla sparatoria” questi “avesse perso i propri occhiali, nella zona in cui sono avvenuti i fatti”. E proprio lì i carabinieri hanno trovato gli occhiali “perfettamente corrispondenti a quelli indossati e utilizzati da Calvaruso come risulta da una fotografia estrapolata dai social”. Per il pm “un elemento oggettivo individualizzante che consente di potere ragionevolmente stabilire la presenza dell’indagato sul luogo”. 

Il 19enne ora è detenuto nel carcere Pagliarelli di Palermo. 

 

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