(Adnkronos) - La polizia della Catalogna dà la caccia a Carles Puigdemont: malgrado il mandato di cattura, l'ex presidente della Generalitat de Catalunya, è rientrato oggi nel paese dal Belgio per impedire lo svolgimento del voto di investitura del nuovo governo socialista nel parlamento catalano e per fare pressione sulle autorità affinché applichino la nuova legge di amnistia - che mette al riparo da azioni legali i nazionalisti catalani - anche a lui, dopo che la Corte suprema lo ha escluso dalla sua applicazione per motivi tecnici. Vuole inoltre disturbare l'investitura del socialista Salvador Illa a nuovo presidente della Catalogna.
Puigdemont era stato denunciato per ribellione, sedizione e appropriazione indebita dopo la dichiarazione di indipendenza della Catalogna dalla Spagna il 27 ottobre 2017 in seguito al referendum celebrato all'inizio dello stesso mese e dichiarato illegale dalla Corte Costituzionale spagnola. In applicazione dell'articolo 155 della Costituzione da parte dell'allora premier Mariano Rajoy la Catalogna venne commissariata e Puigdemont destituito con tutto il suo governo. Il leader separatista evitò l'arresto rifugiandosi in Belgio - dove è vissuto per gran parte degli ultimi anni - con 4 consiglieri.
L'operazione 'Gabbia' per la sua cattura è iniziata con posti di blocco all'uscita di Barcellona: gli agenti cercavano l'auto sulla quale viaggiava l'ex presidente della Generalitat, poi le operazioni si sono estese a tutta la Catalogna, con posti di blocco su tutte le autostrade.
Questa mattina Puigdemont è infatti riapparso a Barcellona davanti ai suoi sostenitori fuori dal Parlamento catalano, è salito sul palco in presenza di quasi 3500 persone. "Nonostante tutti gli sforzi per farci del male, sono venuto qui oggi per ricordare loro che siamo ancora qui e che non dobbiamo arrenderci", ha detto Puigdemont alla folla. "Viva la Catalogna libera!".
Dopo aver concluso il suo breve discorso, è sceso dal palco, teoricamente per partecipare a una marcia in direzione del Parlamento. Ma è scomparso tra la folla mentre un gruppo di legislatori entrava nell'edificio, sigillato e circondato da agenti di polizia.
Un portavoce della forza di polizia regionale della Catalogna, i Mossos d'Esquadra, ha confermato che uno dei suoi agenti è stato arrestato in relazione alle indagini sulla fuga dell'ex leader separatista Carles Puigdemont. Nella fuga sarebbe stata usata l'auto appartenente ad un ufficiale dei Mossos d'Esquadra.
(Adnkronos) – La polizia della Catalogna dà la caccia a Carles Puigdemont: malgrado il mandato di cattura, l’ex presidente della Generalitat de Catalunya, è rientrato oggi nel paese dal Belgio per impedire lo svolgimento del voto di investitura del nuovo governo socialista nel parlamento catalano e per fare pressione sulle autorità affinché applichino la nuova legge di amnistia – che mette al riparo da azioni legali i nazionalisti catalani – anche a lui, dopo che la Corte suprema lo ha escluso dalla sua applicazione per motivi tecnici. Vuole inoltre disturbare l’investitura del socialista Salvador Illa a nuovo presidente della Catalogna.
Puigdemont era stato denunciato per ribellione, sedizione e appropriazione indebita dopo la dichiarazione di indipendenza della Catalogna dalla Spagna il 27 ottobre 2017 in seguito al referendum celebrato all’inizio dello stesso mese e dichiarato illegale dalla Corte Costituzionale spagnola. In applicazione dell’articolo 155 della Costituzione da parte dell’allora premier Mariano Rajoy la Catalogna venne commissariata e Puigdemont destituito con tutto il suo governo. Il leader separatista evitò l’arresto rifugiandosi in Belgio – dove è vissuto per gran parte degli ultimi anni – con 4 consiglieri.
L’operazione ‘Gabbia’ per la sua cattura è iniziata con posti di blocco all’uscita di Barcellona: gli agenti cercavano l’auto sulla quale viaggiava l’ex presidente della Generalitat, poi le operazioni si sono estese a tutta la Catalogna, con posti di blocco su tutte le autostrade.
Questa mattina Puigdemont è infatti riapparso a Barcellona davanti ai suoi sostenitori fuori dal Parlamento catalano, è salito sul palco in presenza di quasi 3500 persone. “Nonostante tutti gli sforzi per farci del male, sono venuto qui oggi per ricordare loro che siamo ancora qui e che non dobbiamo arrenderci”, ha detto Puigdemont alla folla. “Viva la Catalogna libera!”.
Dopo aver concluso il suo breve discorso, è sceso dal palco, teoricamente per partecipare a una marcia in direzione del Parlamento. Ma è scomparso tra la folla mentre un gruppo di legislatori entrava nell’edificio, sigillato e circondato da agenti di polizia.
Un portavoce della forza di polizia regionale della Catalogna, i Mossos d’Esquadra, ha confermato che uno dei suoi agenti è stato arrestato in relazione alle indagini sulla fuga dell’ex leader separatista Carles Puigdemont. Nella fuga sarebbe stata usata l’auto appartenente ad un ufficiale dei Mossos d’Esquadra.