Il Presidente e Amministratore Delegato di E.ON Italia ed E.ON Spagna, Miguel Antoñanzas è intervenuto oggi al Convegno “Le nuove frontiere delle energie rinnovabili: le potenzialità della risorsa idroelettrica” presso la Sala Capitolare del Senato della Repubblica, promosso dal Presidente della X Commissione Industria, Commercio e Turismo, Senatore Cesare Cursi. Alla presenza del Ministro Clini, del Presidente e Amministratore Delegato del GSE Nando Pasquali e dei rappresentanti del Parlamento, Miguel Antoñanzas ha illustrato il forte posizionamento di E.ON nel settore idroelettrico in Europa. Miguel Antoñanzas ha dichiarato che “E.ON sta verificando la fattibilità di un progetto di pompaggio idroelettrico in grado di determinare un ulteriore incremento di efficienza per il funzionamento dei gruppi esistenti nel nucleo di Terni. In particolare, il progetto consisterebbe nella realizzazione di una stazione di trasferimento di energia per generare elettricità nelle ore di punta. Questo progetto conferma, ancora una volta, la strategicità delle attività di E.ON nella regione Umbria e nella Provincia di Terni”. Il posizionamento di E.ON sul fronte del pompaggio non si ferma all’Italia: sono in
avanzata fase di sviluppo altri due progetti per la realizzazione di una nuova unità reversibile da 300 MW nell’impianto esistente di E.ON a Waldeck in Germania e un secondo progetto in Spagna per la realizzazione di una nuova centrale di pompaggio reversibile da 1.000 MW, presso l’esistente impianto di Aguayo.
In Italia, E.ON ha già investito ingenti capitali ai fini del mantenimento in esercizio efficiente nel nucleo idroelettrico in Umbria, uno dei poli di produzione di energia rinnovabile più importanti del Centro Italia. I lavori di rinnovamento, cominciati nel maggio 2008 e terminati nel 2011, hanno coinvolto 26 dei 38 gruppi di produzione, senza modificare l’assetto ambientale, apportando un miglioramento dell’efficienza tra il 2% e il 4 % e un aumento del 3,1% della potenza installata, in grado di soddisfare i consumi di ulteriori 10.000 famiglie, senza bisogno di ricorrere a maggiori quantità d’acqua. 2/2
Miguel Antoñanzas ha, inoltre, evidenziato il significativo ruolo che in futuro potranno avere i grandi impianti di generazione idroelettrica per le loro peculiarità: la programmabilità degli impianti a bacino e la “relativa” programmabilità di quelli ad acqua fluente in grado di controbilanciare il considerevole aumento della quota di fonti rinnovabili per loro natura meno flessibili. Il Presidente, ha concluso il suo intervento, facendo cenno ai disegni di legge previsti sulle concessioni nel settore idroelettrico, auspicando che non vi siano modifiche radicali nella prossima revisione del quadro regolatorio delle concessioni idroelettriche e che, soprattutto, queste non siano retroattive e non vadano a minare decisioni di investimento già prese e in corso di definizione e che potrebbero chiudere il mercato dell’idroelettrico all’esperienza e alla solidità economica di grandi operatori
internazionali. Infine il Presidente ha dichiarato che “il sistema deve essere in grado di cogliere i segnali di cambiamento e possono essere concretizzati solo attraverso la definizione di un quadro regolatorio orientato a principi di selettività e di efficienza”.