Terni

Operazione Spada bis, condannati Piacenti D’Ubaldi e Camporesi. Assolto Galli

Nella giornata di ieri il Tribunale di Terni ha emesso le sentenze di primo grado di giudizio nei confronti degli ex amministratori e dirigenti coinvolti nell’inchiesta “Spada Bis”.

All’ex assessore al Bilancio, Vittorio Piacenti D’Ubaldi sono stati inflitti un anno e sei mesi di reclusione (pena sospesa e non menzione della condanna nel casellario giudiziario, ndr), più l’interdizione dai pubblici uffici. Un anno di reclusione, invece, per il commercialista Roberto Camporesi (pena sospesa e non menzione della condanna nel casellario giudiziario, ndr), mentre è stato assolto il dirigente Maurizio Galli “perché il fatto non sussiste”.

L’inchiesta Spada

Le indagini della Procura della Repubblica di Terni erano scaturite dall’Inchiesta Spada che aveva coinvolto anche l’ex sindaco di Terni, Leopoldo Di girolamo che, insieme ad amministratori e dirigenti, erano stati accusati a vario titolo di “turbata libertà degli incanti” per gli appalti per la manutenzione ordinaria del verde pubblico sia in città sia all’interno dei cimiteri urbani, la gestione dei servizi cimiteriali, nonché la gestione dei servizi turistici presso l’area della cascata delle Marmore, predisposti e gestiti dall’attuale giunta municipale di Terni” .

Vittorio Piacenti D’Ubaldi, come disposto dal giudice Massimo Zanetti, dovrà anche pagare una multa di 100mila euro e risarcire il Comune per altri 60mila. L’ex assessore era stato accusato di turbata libertà di scelta del contraente (articolo 353 bis del codice penale) e di turbata libertà degli incanti (353 c.p.).

In 4 erano già stati assolti

Nell’ambito dello stesso processo, a febbraio 2019, il giudice ha assolto – con diverse formule – le altre 4 persone finite sotto inchiesta sempre per alcuni appalti di Palazzo Spada che erano stati ritenuti pilotati dagli inquirenti. In particolare l’ex presidente di TerniReti Vincenzo Montalbano Caracci e l’ex presidente di FarmaciaTerni, Stefano Mustica, i cui difensori avevano chiesto il rito abbreviato, sono stati ritenuti estranei alle accuse ed assolti con formula piena. Assoluzione invece per intervenuta prescrizione per il dirigente comunale Francesco Saverio Vista e l’ex vicesindaco Libero Paci.