Si è concluso ieri mattina il processo che vedeva alla sbarra tre uomini di Città di Castello ed una donna di origine spagnola arrestati lo scorso ottobre e accusati di detenzione ai fini di spaccio internazionale di sostanze stupefacenti.
I carabinieri del nucleo operativo di Città di Castello intercettano dieci mesi fa una autovettura proveniente dalla Spagna all’interno della quale trovano ben 20 chilogrammi di hashish per un valore di 30mila euro. Il sistema che viene ricostruito dagli inquirenti lascia pochi dubbi: il tifernate fermato in auto con la convivente spagnola acquista nella penisola iberica (dove si è trasferito da tempo) la droga, poi stabilisce i contatti con i due conoscenti di Castello (di 25 e 40 anni), la coppia dunque si mette in viaggio per consegnare il carico. I controlli li fermano prima.
Dalla Spagna a Umbertide con 20 chili di hashish in macchina, arrestati fidanzati
Ieri dopo una conclusione lampo delle indagini preliminari da parte del sostituto procuratore Claudio Cicchella, che le ha condotte, in udienza preliminare sono arrivate le sentenze del Gip D’Andria: patteggiamenti per G.P., difeso dagli avvocati Fiorucci e Rolla condannato ad 1 anno e 10 mesi di reclusione oltre alla multa; F.G.P. difesa dall’avvocato Cristina Rastelli condannata a 1 anno e 8 mesi più la multa. Per il 25enne difeso dagli avvocati Gianni ed Eugenio zaganelli, a 1 anno e 8 mesi oltre multa mentre per il 40enne si è proceduto con il rito immediato e alla fine del dibattimento il Gup ha emesso una condanna di due anni e 5.000 euro di multa, non applicando in questo caso la sospensione condizionale della pena.